ROMA (ITALPRESS) – "La Salute non ha Etnia": e' questo il messaggio cardine del progetto "Ospedale Amico delle donne Migranti" che si è concluso dopo diciotto mesi di esperienza diretta a contatto con i più disparati bisogni delle migranti stanziali o di passaggio sul territorio della Asl Roma 1. Un progetto concreto e formativo per tutto il personale impegnato in prima linea, che ora ha bisogno di nuova linfa finanziaria per proseguire e incrementare l'assistenza a chi, spesso, in mancanza della fondamentale funzione dei mediatori culturali, non sa neppure di avere diritto alla salute. Se ne è parlato oggi nel Salone del Commendatore di Borgo Santo Spirito alla presenza del direttore generale della Asl Roma 1, Angelo Tanese, tra i principali promotori dell'iniziativa, insieme con i direttori dei dipartimenti ospedalieri del San Filippo Neri e del Santo Spirito, con il Centro Samifo (Salute migranti forzati), i responsabili dei consultori interessati, e con Loredana Grimaldi, direttore generale della Fondazione Tim, che ha in gran parte finanziato il progetto con 80mila euro.
"Fondazione Tim – ha spiegato Grimaldi – nasce come impegno di responsabilita' sociale del gruppo Tim e il nostro primo obiettivo e' integrare, assistere e promuovere l'inclusione sociale, dando la possibilita' a tutte le persone di essere accolte e adeguatamente servite nell'ambito dei servizi primari, salute e istruzione su tutti. E in questo le tecnologie aiutano molto".
(ITALPRESS).