Dopo il grande successo, sia in gara (con lo spettacolare attacco di Vincenzo Nibali su Civiglio) che a bordo strada (dove migliaia di appassionati hanno gremito le ascese del Ghisallo e di Sormano), della quindicesima tappa del Giro d’Italia, è tempo di bilanci per il territorio lariano, che non ospitava un arrivo della corsa rosa dal 1987. Da Como al Ghisallo in e-bike messe a disposizione da Cicli Pozzi e guidati dal tour operator Bike ‘n Wine, con degustazione e un omaggio per tutti i sensi anche musicale dedicato a Fausto Coppi ha rappresentato il cuore dell’iniziativa.
“Ieri è stata una tappa molto importante per la città di Como, che ha accolto il Giro con grande entusiasmo ed un’organizzazione perfetta – ha spiegato all’Italpress Carola Gentilini, nel suo doppio ruolo di assessore alla Cultura del Comune di Como e di direttore artistico del Museo del Ghisallo -. Devo dire che poi gli atleti ci hanno regalato grandi emozioni, visto che è stata una tappa ricca di sorprese e meno male che anche il sole ci ha gratificato dell’impegno profuso. Quindi nel complesso direi che è stata un’ottima giornata”.
Un successo, che oltre al capoluogo lariano, ha contagiato anche il vicino Museo del Ciclismo del Ghisallo, preso d’assalto negli ultimi due giorni da una piccola folla di tifosi e appassionati. “Ogni volta che una corsa importante passa per il Santuario della Madonna del Ghisallo al suono delle campane, è sempre emozionante – ha commentato Carola Gentilini -. In questi giorni poi, gli amanti del ciclismo hanno veramente preso d’assalto il museo e questo ci gratifica per l’impegno che ci abbiamo messo nella realizzazione dell’evento”.
Proprio in occasione del passaggio del Giro, il Museo del Ghisallo ha infatti allestito una mostra temporanea al Broletto di Como, mettendo in mostra una serie di cimeli e pezzi da collezione, dalla bicicletta con la quale Gino Bartali vinse uno dei suoi Tour de France, alla maglia indossata da Eddy Merckx al suo primo Giro. Al Ghisallo, invece, per l’occasione è stato possibile ammirare una nuova sezione dedicata alla Polizia Stradale, che da 70 anni segue il Giro d’Italia.
Per festeggiare invece i 70 anni da quando la Madonna del Ghisallo è stata riconosciuta dal Vaticano la protettrice dei ciclisti, il prossimo 15 giugno verrà inaugurata una mostra alla presenza di importanti ex campioni. Tra gli eventi collaterali all’arrivo del Giro d’Italia a Como, anche la presentazione, proprio al Museo del Ciclismo, dei migliori vini dell’Oltrepo’ Pavese da parte del Consorzio di Tutela. Pinot Nero, Riesling italico e renano e soprattutto il sorprendente Buttafuoco, accompagnati da salame e pane di Varzi, dalla bresaola della Valtellina e dagli ottimi formaggi lariani, sono stati i protagonisti della seconda e ultima giornata di riposo della carovana rosa.
“Il legame tra il Giro e l’Oltrepo’ è molto forte e antico, per questo motivo siamo presenti nella carovana con un nostro mezzo pubblicitario, cercando di sfruttare la corsa rosa per far conoscere il valore del nostro territorio e l’importanza dei suoi grandi vini bianchi e rossi” ha concluso Marco Maggi, presidente del Consorzio Buttafuoco Storico.