Opere idrauliche, frane, versanti e fiumi, difesa della costa, strade interrotte da dissesti. Sono oltre 130 i cantieri per la sicurezza del territorio pronti ad aprire nel 2019 in Emilia-Romagna, con risorse per circa 11 milioni di euro, per fronteggiare i danni provocatida piogge, mareggiate e venti forti tra ottobre e novembre 2018.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini Commissario straordinario per il
rischio idrogeologico, Stefano Bonaccini,ha firmato ieri il decreto che dà il via al Piano degli interventi immediati di messa in sicurezza o di ripristino delle strutture e infrastrutture danneggiate nei settori dell’edilizia pubblica, compresa la manutenzione della rete viaria e la mitigazione del dissesto idrogeologico.
I finanziamenti alle province emiliano-romagnole sono cosi’ ripartiti. Agli interventi in provincia di Bologna sono destinati 311 mila euro; 2 milioni e 60 mila euro andranno alla provincia di Modena, mentre Reggio Emilia e provincia avranno risorse per 1 milione e 200 mila euro. Ai lavori in provincia di Parma vanno finanziamenti per 1 milione e 620 mila euro, e 760 mila euro a quelli in provincia di Piacenza. A Ravenna sono assegnati fondi per 894 mila euro, Rimini potrà contare su 200 mila euro. Infine,alla provincia di Forli’-Cesena andranno 680 mila euro e a Ferrara 2 milioni e 558 mila euro.
I fondi rientrano nella seconda tranche di risorse nazionali (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 2019) ripartite nell’ambito dell’accordo tra Stato e Regioni per far fronte agli eventi di maltempo dell’autunno 2018.
Il Piano è stato realizzato da Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e servizio Difesa del suolo, della costa e bonifica, con la collaborazione delle Amministrazioni provinciali, comunali, delle Unioni di Comuni, e dei gestori dei servizi essenziali e delle infrastrutture strategiche.
Un’ulteriore tranche di finanziamento per 715mila euro è destinata all’annualita’ 2020. Entro il primo settembre 2019 i soggetti attuatori dovranno aver stipulato i contratti di affidamento degli interventi programmati nel Piano. Le spese tecniche relative alla progettazione, alle conferenze dei servizi, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza, rilievi topografici, assicurazioni, consulenze e relazioni tecniche dovranno rientrare nel limite del 10% del finanziamento per
singolo progetto.