“Crediamo fermamente in un modello strettamente sinergico fra istituzioni, politica, mondo delle imprese e mondo accademico. E credo che il mondo accademico possa svolgere un ruolo significativo nella analisi e nella individuazione anche di metodologie operative che sono rilevanti in questa fase storica”. Così il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio, aprendo nel pomeriggio a Bari nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo, i lavori della tavola rotonda “Porti, Interporti e Ferrovie. Una grande opportunità per il Mediterraneo e l’Europa: il ruolo della Puglia”. Un’occasione “di riflessione e di discussione – ha detto Uricchio – delle prospettive di valorizzazione del nostro territorio attraverso la logistica, la portualità e la retroportualità”. “Le opportunità di crescita – ha detto Stefania Bergantino, docente di Economia applicata di UniBa e presidente Siet, Società Italiana di Economia dei Trasporti e della Logistica – sono tante. E’ importante – ha continuato – che ci facciamo trovare pronti come Puglia, ma soprattutto come sistema Italia”.
“A livello regionale – ha spiegato – siamo una bella realtà. Interconnessione – ha sottolineato – è la parola d’ordine. Bisogna essere connessi alla rete – ha ribadito – bisogna essere in grado di accedere alle opportunità di connessione fisica, marittima, aerea di tutto il mondo. La programmazione – ha continuato – va fatta a livello nazionale, inserita in un contesto europeo. Per non parlare – ha concluso – delle opportunità offerte dalla cosiddetta ‘via della seta’ e i collegamenti che possiamo avere nel Mediterraneo e non solo”. In occasione della tavola rotonda, il rettore Uricchio ha conferito il sigillo dell’Università di Bari all’imprenditore ed esperto di trasporti Nicola Muciaccia, Presidente del Gruppo GTS. “Nicola Muciccia – ha detto Uricchio – è una figura di riferimento per il nostro territorio di cui siamo particolarmente orgogliosi. L’Università – ha continuato – credo abbia anche il dovere di riconoscere i meriti di figure come quelle di Muciaccia e oggi lo facciamo con grande soddisfazione”.
“Il sigillo – ha spiegato – è il riconoscimento più alto che un’istituzione accademica può concedere e credo che Nicola Muciaccia abbia acquisito sul campo meriti sia di carattere tecnico operativo che scientifico, perché – ha ribadito Uricchio – ha sempre sostenuto il mondo accademico e con la nostra Università ha un legame profondo che – ha concluso – nel tempo si è ulteriormente rafforzato”. “Questo – ha spiegato Bergantino a proposito del conferimento del sigillo – è un momento in cui l’Università di Bari ha deciso di premiare, di riconoscere l’importanza di una grande impresa della nostra regione conosciuta a livello internazionale con tassi di sviluppo notevoli e con servizi assolutamente innovativi”.