“Stasera nessun esponente della Lega sarà ospite di Fabio Fazio, e non lo sarà finchè non sarà tagliato il vergognoso stipendio milionario del fazioso conduttore. Contiamo che il Parlamento discuta e approvi al più presto la proposta di legge della Lega che rivede contratti e stipendi della tivù pubblica”.
La Lega boicotta Fazio, decidendo di non volere partecipare alla trasmissione e percià declinando l’invito ad occupare uno spazio riservato al partito di Salvini in vista delle elezioni europee. Salvini ieri sera era stato chiaro: “Non c’è niente da valutare, c’è semplicemente da tagliare uno stipendio milionario e vergognoso pagato dagli italiani”.
D’altronde il tema degli stipendi della Rai sono diventati centrali in giornata con la presa di posizione del presidente della Rai Marcello Foa che da Dogliani, dal festival della Tv e dei nuovi media nel pomeriggio aveva espresso la sua posizione: “Il compenso di Fazio è molto elevato, al di sopra di qualunque valutazione di merito sugli ascolti”.
Sui maxi stipendi è intervenuto il Movimento cinque stelle attraverso Gianluigi Paragone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Vigilanza Rai. “Tagliare i superstipendi in Rai è una battaglia che portiamo avanti praticamente da sempre, Fazio sicuramente ma anche Bruno Vespa. Per evitare che tutto questo possa apparire un regalo a Mediaset e quindi a Berlusconi è importante rivedere subito anche i tetti pubblicitari per non penalizzare Rai rispetto a Mediaset. Abbattiamo il canone togliendolo subito dalla bolletta e infine riorganizziamo la raccolta pubblicitaria eliminando un po’ di potere ai centri media”. Fabio Fazio, in apertura della sua trasmisione è intervenuto sulla vicenda.
““Prima di cominciare la nostra puntata voglio leggere alcune righe che mi sono appuntato per fare una brevissima ma doverosa precisazione in nome del pluralismo a cui Che tempo che fa si è sempre attenuto. Questa sera, come forse saprete, dopo Forza Italia avremmo dovuto ospitare la Lega, in particolare il suo segretario Matteo Salvini a cui abbiamo ripetuto molte volte inviti senza ricevere risposta formale. Il ministro però ha fatto sapere in numerosi interventi pubblici, nei suoi comizi elettorali, che non sarebbe intervenuto. Naturalmente mi dispiace perché al di là della sua opinione su di me, che non mi permetto in questa sede di discutere, sarebbe stato invece interessante consentire al pubblico di Che tempo che fa di poter ascoltare le sue opinioni circa i temi dell’Europa, i recenti fatti tragici di Napoli, e naturalmente tutta l’attualità politica. Naturalmente la sua posizione è legittima, confido che ci sia un’occasione nella prossima stagione”.