Il primo ministro tunisino Youssef Chahed martedì scorso ha esortato l’Italia, in qualità
di membro dell’Unione europea (UE), a sostenere la richiesta della Tunisia di essere rimossa dalla lista europea dei paesi ad alto rischio riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.
Gli incontri tra rappresentanti italiani e tunisini si sono tenuti durante la visita a Tunisi del presidente del Consiglio Italiano Giuseppe Conte e una folta delegazione di ministri, per la firma di sette accordi di cooperazione tra Italia e Tunisia. “La Tunisia conta sull’appoggio italiano per aiutarla ad ottenere una risposta favorevole dell’Ue, alla sua richiesta di introdurre una gestione comune del contingente tariffario annuale per l’olio d’oliva, al fine di promuovere l’esportazione di olio di oliva tunisino sul mercato europeo”, ha aggiunto Youssef Chahed alla chiusura del forum economico tunisino-italiano.
Rivolgendosi a Conte, il capo del governo tunisino ha espresso il desiderio di vedere l’UE attuare efficacemente i principi che regolano i negoziati nel quadro dell’accordo di libero scambio (ALECA). Ha anche sollecitato il Governo italiano a sostenerlo negli sforzi per aumentare il numero di turisti italiani in Tunisia.
Da parte sua, il premier Conte ha espresso il desiderio di rafforzare la cooperazione economica con la Tunisia, in particolare in termini di investimenti al fine di dare stabilità sociale e promuovere la crescita per arginare il flusso della migrazione irregolare.
“L’Italia vuole mettere in atto tutte le condizioni favorevoli per una collaborazione vantaggiosa con la Tunisia in molti settori, tra cui principalmente infrastrutture, energia, industria e tecnologia”, ha affermato Conte, ricordando che 900 aziende italiane sono attualmente stabilite in Tunisia,
generando circa 68 mila posti di lavoro.
“Questo numero rende l’Italia il secondo maggiore investitore straniero in Tunisia”, ha
affermato ancora il presidente del Consiglio italiano. Chahed e Conte hanno firmato la dichiarazione congiunta della prima riunione del Consiglio Superiore strategico tra la Tunisia e
l’Italia, puntando sulle prospettive di partenariato bilaterale per il periodo a venire. Un altro accordo e’ stato firmato tra Tunisia e Italia per rafforzare l’infrastruttura di trasmissione
elettrica Elmed per promuovere gli scambi di energia tra Europa e Nord Africa. Secondo il capo del governo tunisino questo accordo consentirà alla compagnia elettrica e gas tunisina e alla
compagnia elettrica italiana, l’effettivo avvio del progetto entro il 2023.
Inoltre, è stato firmato un accordo tra la Tunisia e l’Italia per la conversione di una seconda quota di debiti tunisini in progetti di investimento del valore di 25 milioni di euro dal 2020 per
finanziare parte del progetto di sviluppo integrato a El Mohdeth nella delegazione di El Faouar.
Questo progetto consiste nello sviluppo di 1000 ettari per la piantagione di palme con un budget di 155 milioni di dinari. L’Italia ha pagato 500 mila euro per finanziare lo studio specifico di questo progetto.
E’ stato inoltre firmato un memorandum d’intesa sul miglioramento dell’infrastrutture e dei servizi scolastici nelle scuole primarie con un credito di 25 milioni di euro, oltre a un memorandum
d’intesa sull’attuazione di un programma di rafforzamento del decentramento in Tunisia come un dono di 25 milioni di euro per la costruzione e l’equipaggiamento di 31 nuovi comuni e la firma di
un memorandum d’intesa tra i ministeri degli esteri della Tunisia e l’Italia in materia di formazione diplomatica nonché un memorandum d’intesa sul progetto del conto di risparmio italo-tunisino.
Infine il ministro degli Esteri tunisino Khemaies Jhinaoui ha avuto un’incontro nella sede del dipartimento, con il suo omologo italiano, Enzo Moavero Milanes. “L’attenzione si è concentrata sulla necessita’ di dare seguito alle decisioni del Consiglio superiore italo-tunisino per il
partenariato strategico a livello di ministero degli esteri dei due paesi”, ha detto Jhinaoui.