Fare leva sulle opportunità offerte dalla Nuova via della seta per abbinare, al potenziamento delle relazioni commerciali, un incremento di flussi turistici dalla Cina: e’ attorno a questo obiettivo che si sono incontrati , presso la sede della Regione a Udine, l’assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini, il sottosegretario allo Sviluppo Economico (presente in Friuli Venezia Giulia in occasione del Far East Film Festival), i vertici di PromoTurismo Fvg e quelli di Trieste Airport. Proprio lo scalo di Ronchi dei Legionari rappresenta, secondo l’Amministrazione regionale, un valore aggiunto per il territorio, sia in ragione dell’operazione di rilancio concretizzatasi, a gennaio scorso, con l’ingresso in societa’ del colosso F2i, che in virtu’ di una situazione logistica ideale, con collegamenti diretti tanto su gomma quanto su rotaia. Infrastrutture, quelle del Friuli Venezia Giulia, che offrono, in una prospettiva piu’ ampia, un servizio importante all’intero Nordest e al bacino mitteleuropeo. Funzionalita’ e intermodalita’ diventano cosi’ le chiavi, nelle parole dell’assessore al Turismo, per incidere con ulteriore forza sulle potenzialita’ di una regione si’ piccola, ma centrale in un contesto non piu’ solo continentale bensi’, grazie ai recenti accordi sottoscritti con la Cina, mondiale. Su questa piattaforma, l’Esecutivo ha pertanto chiesto al Ministero allo sviluppo economico (Mise) di elaborare, a quattro mani e di concerto con gli operatori del settore, un piano per far si’ che alla crescita dei traffici commerciali facciano paio adeguate azioni utili a conferire al Friuli Venezia Giulia maggior peso sul mercato cinese anche sotto il profilo turistico.