Un 2018 in chiaro scuro il mercato immobiliare in Italia: secondo il Report immobiliare urbano Fiaip 2018 è in costante incremento il numero delle compravendite, mentre continua inesorabile il calo dei valori immobiliari sia nel residenziale, che nel commerciale e nel terziario. Nel 2018 sono cresciute del +6,6% le compravendite nel settore residenziale, fenomeno che si è registrato in particolar modo nell’ultimo semestre dell’anno. I dati sono favoriti dai buoni valori reddituali registrati in alcune città capoluogo di regione, dove vi è un buon incremento degli investimenti immobiliari, spinti per lo più da acquisti di immobili da mettere a reddito mediante le locazioni brevi soprattutto nelle città d’arte e nelle località ad alta vocazione turistica. A spingere l’aumento del numero delle compravendite, oltre all’aumento degli immobili aggiudicati in asta, il mantenimento da parte degli istituti di credito di tassi di interesse molto convenienti, concorre anche l’aumento del numero di immobili offerti sul mercato dai privati che non riescono a sostenere il peso dell’alta tassazione sui loro beni immobili.
A causa dell’alta tassazione, la maggioranza delle transazioni sconta un differenziale negativo del 25%, tra richiesta e prezzo di vendita. Oltre alla diminuzione dei prezzi delle case -2,52%, sono in territorio negativo anche i valori di uffici (-4,67%), negozi (-4,18%) e capannoni (-5,35%). Isola felice, Milano,dove l’aumento dei valori immobiliari +6,2% grazie anche al piano di rigenerazione urbana avviato sin dai tempi dell’expo. Aumenta del 20% il numero delle transazioni operate mediante agenti immobiliari. Per quanto riguarda le locazioni, rispetto all’anno precedente, si registra un aumento dei contratti di locazione, in netta crescita con un volume per il residenziale del +2,39%, aumento spinto principalmente dalla cedolare secca. Aumento dello 0,32% anche per i negozi, mentre si registra ancora un segno negativo per uffici e capannoni. Anche per le locazioni abitative i prezzi medi hanno subito una flessione moderata (-1,50%), mentre permane una forte diminuzione dei valori per il settore commerciale: la diminuzione arriva al 4,82% per i capannoni.
Secondo il vice presidente nazionale vicario Fiaip e presidente del Centro Studi, Mario Condò de Satriano, “le compravendite nel residenziale sono arrivate a sfiorare quasi quota 580mila, con un buon incremento rispetto al 2017. A fronte di un 2019 ancora incerto, si fotografa un mercato immobiliare che segna un progressivo cambiamento di passo, ma che non evidenzia, ad oggi, una crescita consolidata”.
Per il presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini, “la zavorra fiscale grava ancora troppo sulla casa, causando effetti che non permettono all’immobiliare di essere il vero motore dell’economia del Paese, così come accade invece in tutto il resto d’Europa. Dopo l’avvio della cedolare secca per le locazioni di negozi, che pure necessita di miglioramenti è necessario ora proseguire nella direzione giusta introducendo una flat tax per tutte le tipologie contrattuali per l’affitto. Al Paese serve un Piano nazionale di riforma strutturale del comparto attraverso una riduzione reale e un riordino complessivo della fiscalità immobiliare che renda nuovamente attrattivo il nostro mercato sia per gli investitori italiani che stranieri grazie a una redditività certa e riconoscibile”.