“Ho visto la partita ieri, il Milan non gioca a buoni livelli da un paio di mesi. C’è un calo di forma, l’obiettivo della Champions si è allontanato anche se non abbassiamo le braccia”. Così il presidente del Milan, Paolo Scaroni, commentando la sconfitta dei rossoneri in casa del Torino che ha allontanato il quarto posto in classifica. “Le voci su un possibile esonero di Gattuso? Sui temi sportivi ho un amministratore delegato (Gazidis, ndr) che conosce il calcio meglio di me – sottolinea il numero uno del club lombardo ai microfoni di Radio anch’io Sport su Rai Radio – e abbiamo Leonardo e Maldini, ai quali lascio il compito di esprimersi sui temi tecnico-sportivi”. Di certo, assicura Scaroni, fallire per il secondo anno di fila l’accesso alla Champions “avrebbe un impatto economico che sarebbe evidente e immediato. In più, allontanerebbe un po’ l’obiettivo di riportare in alto il Milan. Però il nostro progetto è a lungo-medio termine e nel budget di questa stagione non c’era la Champions, che sarebbe stata una sorpresa positiva. Un paio di mesi fa ci avevamo fatto la bocca, siamo un po’ delusi – ammette Scaroni – ma non smetteremo di combattere e faremo del nostro meglio per raggiungere questo obiettivo”. Sugli episodi di razzismo che si registrano ancora negli stadi italiani: “Anche in questo campo, come in altri, dobbiamo copiare l’Inghilterra, che nel settore calcio è avanti dieci anni rispetto a noi, così come nella lotta al razzismo. Fuori dagli stadi ci sono episodi in cui si va a caccia di chi compie atti di razzismo, ma noi abbiamo un atteggiamento un po’ passivo, si interviene solo per episodi manifesti. Leonardo ha detto che Milan-Lazio andava fermata? Sono decisioni che spettano all’arbitro e al responsabile dell’ordine pubblico. Abbiamo un filmato con 32 cori ed esibizioni di ‘bananone’ che non si sono sentiti in campo: i tifosi della Lazio erano pochi e i milanisti rumorosi, ma il fenomeno si poteva individuare in questo filmato che abbiamo mandato a Coni, Figc e Lega. Questa partita era stata preceduta da un episodio e dunque, che i responsabili dell’ordine pubblico potessero stare vigili al più piccolo fenomeno di razzismo, sembrava ovvio. Fermare la partita mi sembra eccessivo, ma poteva essere sospesa per dare un chiaro segnale che questi episodi non sono più accettabili”. Sottolineato che al Milan, almeno negli ultimi anni, fenomeni del genere non si sono mai registrati, Scaroni è certo che, con uno stadio di proprietà, “gli episodi di razzismo sarebbero repressi con maggiore celerità perché si possono controllare meglio le tifoserie. La discriminazione, anche se non ha impatto sul gioco, non deve esistere”.
SCARONI “CHAMPIONS LONTANA MA LOTTEREMO”
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