AMMINISTRATIVE, 34 COMUNI AL VOTO

Sono 34 i comuni siciliani chiamati al voto domenica prossima. Una città capoluogo, Caltanissetta, altre sei con una popolazione superiore a 15 mila abitanti, il resto a volte con qualche migliaio di anime. Tutte chiamate a rinnovare le proprie amministrazioni locali: sindaci, assessori e consigli comunali.

La provincia siciliana con il maggiore numero di sfide elettorali è Messina. Anche se nessuna tra le competizioni previste, per via del numero esiguo di votanti, può essere realmente considerata di rilievo. Alle urne saranno chiamati gli abitanti di Brolo, Condrò, Forza D’Agrò, Leni, Longi, Mandanaci, Oliveri, Rometta, Spadafora, Tortorici.

Se si vogliono trovare sfide interessanti allora bisogna andare nel Palermitano dove andranno al voto Bagheria e Monreale. Cittadini chiamati ad esprimere la propria preferenza pure a Bompietro, Borgetto, Cinisi e Roccamena.

Occhi puntati nel Trapanese sugli esiti del voto di Castelvetrano e Mazara del Vallo. Sempre nel Trapanese consultazioni aperte pure a Calatafimi-Segesta, Salaparuta e Salemi.
Seggi allestiti nell’Agrigentino ad Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Naro, Racalmuto e Santa Elisabetta.

Nel Nisseno, oltre all’unica città capoluogo al voto, Caltanissetta, si rinnoveranno le giunte di Gela e Mazzarino. Urne aperte all’ombra dell’Etna.

Nel Catanese si vota ad Aci Castello, Motta Sant’Anastasia, Ragalna e Zafferana Etnea.
Infine nell’Ennese, l’unico comune al voto è Aidone.

Dei 34 comuni solo in sette potrebbero andare al ballottaggio, si tratta di quelli che superano i 15 mila abitanti. Previsto il doppio turno a Caltanissetta, Gela, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Bagheria, Monreale ed Aci Castello.

Per 7 dei 34 comuni, quelli che superano i 15 mila abitanti, le urne potrebbero riaprirsi anche il 12 maggio. Per quella data è previsto infatti il turno di ballottaggio. La soglia per evitare il secondo turno è fissata al 40 per cento. In quell’occasione la sfida sarà tra i due candidati che raccoglieranno il maggiore numero di preferenze. Nelle restanti cittadine, con meno di 15 mila abitanti, vince già al primo turno il candidato che otterrà più voti.

Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23. Gli elettori dovranno presentarsi al seggio con un documento d’identità valido e la tessera elettorale. Coloro che avessero smarrito la tessera potranno richiederla all’Ufficio elettorale del proprio comune di residenza. Ma come si potrà esprimere la propria preferenza? L’elettore può votare un candidato sindaco e una lista collegata; può votare una lista ed in questo caso la sua preferenza si estende al candidato sindaco collegato; o ancora solo votare un candidato sindaco, ma in questo caso la sua scelta non si estende alla lista o alle liste che lo sostengono.

Infine è contemplato il cosiddetto “voto disgiunto”, cioè votare un candidato sindaco ma al contempo una delle liste non collegate. Sulla scelta dei consiglieri comunali l’elettore può esprimere un massimo di due preferenze indicando il cognome, oppure nome e cognome in caso di omonimia.

Per via dell’obbligatoria alternanza di genere, le due preferenze devono essere appunto di genere diverso: un voto per un candidato uomo e altrettanto per una candidata donna.
Lo scrutinio comincerà già alle 23 non appena si chiuderanno i seggi.

Le operazioni di voto dell’eventuale turno di ballottaggio si svolgeranno domenica 12 maggio sempre dalle 7 alle 23.

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