Per il futuro si vedrà, per ora testa bassa e pedalare perchè la concorrenza non molla di un millimetro. Sette punti nelle ultime tre gare e appena un gol subito, la Roma riprenderà sabato, all’Olimpico contro il Cagliari, la rincorsa a un posto in Champions. Claudio Ranieri esclude cali di attenzione perchè “bisogna rispettare sempre ogni avversario ma i ragazzi stanno lavorando molto intensamente e molto seriamente per poter concorrere per questo benedetto posto in Champions, per il quale ci sono diverse squadre in lizza. Sarebbe da sciocchi prendere una partita sottogamba”. E a maggior ragione se l’avversario è il Cagliari, “una squadra che non molla mai, che sta facendo un gran finale e ha diversi ottimi giocatori, con Pavoletti che è un punto di riferimento costante su ogni pallone alto. È una partita da giocare con intelligenza e attenzione. Cragno e Barella? Due giovani molto in gamba, con un futuro roseo anche in nazionale”.
Alla Roma mancheranno per squalifica Cristante e Zaniolo e il tecnico giallorosso si aspetta “qualche contrattempo in termini di fluidità di gioco ma mi auguro che chi scenderà in campo faccia un surplus di lavoro e tutta la squadra riesca a bilanciare queste assenze”. Sono a disposizione Perotti (“si sta allenando bene, ha recuperato”) e Pastore (“lo vedo molto bene, molto motivato”) ma il primo ha più chance di partire titolare anche se nessuno dei due ha i novanta minuti nelle gambe. In mezzo al campo potrebbe esserci presto una chance per Coric (“è un gran buon giocatore, non è facile cambiare nazione ma ha grande qualità, deve adattarsi al calcio tattico che c’è in Italia”) mentre davanti sono intoccabili El Shaarawy e Dzeko. Il primo, a segno contro l’Inter, è già in doppia cifra e ha dimostrato di essere “un ragazzo molto coscienzioso, che riesce a fare le due fasi e sta dando un grosso contributo”, mentre per quanto riguarda il bosniaco, fra i migliori a San Siro, “è un giocatore che ama partecipare al gioco: quello che ha fatto vedere con l’Inter è il suo habitat naturale, venire incontro, fare da punto di riferimento per i giocatori che si inseriscono”. Ranieri lo vede meglio come punta unica ma “può anche giocare con uno accanto che però deve capire il suo gioco e inserirsi al momento giusto”. Caratteristiche che non sembrano appartenere a Schick, nel quale però il tecnico giallorosso continua a credere: “Sono convinto che sia un grosso campione. C’è chi matura un po’ prima e chi un po’ dopo ma ha tutti i requisiti per diventare un grande giocatore”. E per il finale di stagione Ranieri conta anche su Under, sostituito all’intervallo con l’Inter. “E’ una questione sia fisica che tattica: in quella posizione o crei problemi all’avversario o l’avversario li crea a te. Si sta allenando molto bene e mi aspetto molto da lui”.
Mentre la rincorsa Champions continua, non mancano le voci sul futuro e in particolare quelle sulla panchina giallorossa. Ranieri nei giorni scorsi ha dato l’impressione di sentirsi un candidato a pieno titolo, salvo precisare oggi che “non mi sono mai proposto in vita mia. Io mi sento l’allenatore della Roma fino alla fine del campionato, poi Dio vedrà e provvederà. Mi hanno chiamato in un momento di necessità e ho accettato a scatola chiusa questa parte di stagione. Non penso al prossimo anno ma solo alla partita col Cagliari”.