SIRI INDAGATO, DI MAIO “SI DIMETTA”

C’è anche il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Armando Siri, tra i 10 indagati nell’ambito di un’inchiesta per corruzione legata al settore delle energie rinnovabili, in particolare l’eolico. L’indagine è condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Trapani ed è coordinata dalle procure di Palermo e Roma.

“Se i fatti sono questo Siri si deve dimettere dal governo. Va bene aspettare il terzo grado di giudizio ma c’è una questione morale e se c’è un sottosegretario coinvolto in un’indagine così grave non è più una questione tecnico-giuridica ma morale e politica. Non so se Salvini concorda con questa mia linea intransigente ma il mio dovere e tutelare il governo. Credo che anche a Salvini convenga tutelare l’immagine della Lega”, ha commentato il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, a margine dell’Assemblea dei Presidenti delle Camere di commercio italiane. “Poi auguro al sottosegretario Siri di essere innocente e siamo pronti a riaccoglierlo al governo”, ha aggiunto.

Dalla Lega “piena fiducia nel sottosegretario Armando Siri, nella sua correttezza” e l’auspicio “che le indagini siano veloci per non lasciare nessuna ombra”. Anche il vicepremier Matteo Salvini difende l’esponente del Carroccio: “Conosco il sottosegretario della Lega come persona pulita, specchiata, integra e onesta. Mi auguro che le indagini siano veloci e rapide per accertare se altri hanno sbagliato – dice da San Ferdinando, in Calabria -. Per quanto mi riguarda può restare a continuare il suo lavoro. Dico ai 5 stelle che non si è dimessa la Reggi sotto inchiesta per due anni. In Italia si è colpevoli se si viene condannati. So che come Lega diamo fastidio a qualcuno ma abbiamo il dovere di tenere duro. Se qualcuno sbaglia paga ma non mi piacciono due pesi e due misure”.

“Respingo categoricamente le accuse che mi vengono rivolte. Non ho mai piegato il mio ruolo istituzionale a richieste non corrette. Chiederò di essere ascoltato immediatamente dai magistrati e se qualcuno mi ha accusato di queste condotte ignobili non esiterò a denunziarlo”, afferma il sottosegretario Siri.

In una nota il Mit annuncia che il ministro Danilo Toninelli ha ritirato le deleghe a Siri “alla luce delle indagini delle procure di Roma e Palermo, con il coinvolgimento della Direzione investigativa antimafia di Trapani” “in attesa che la vicenda giudiziaria assuma contorni di maggiore chiarezza”. Secondo il ministro “una inchiesta per corruzione impone infatti in queste ore massima attenzione e cautela”.

 

 

 

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