La Regione Basilicata ha approvato un avviso pubblico “per la concessione di buoni servizio per il sostegno alle persone affette da disabilità grave”, per migliorare “la loro condizione di vita attraverso cure adeguate e assistenza dedicata direttamente nel domicilio”. A disposizione ci sono tre milioni di euro del Fondo Sociale Europeo che saranno distribuiti fra le annualità 2019 e 2020.
Le famiglie interessate dovranno inoltrare domanda, secondo le modalità indicate sul sito istituzionale della Regione Basilicata, allegando tutta la documentazione richiesta, entro il 31 maggio per quanto riguarda la tranche di finanziamenti relativa all’anno in corso.
“La Regione Basilicata si propone – è scritto nell’avviso – di favorire nell’intero territorio regionale un’adeguata assistenza al domicilio della persona con disabilità grave, evitando il ricorso precoce o incongruo al ricovero in strutture residenziali e favorendo il mantenimento della persona con disabilità grave nel proprio ambiente di vita e di relazioni sociali”. L’amministrazione regionale, in questo modo, concorre “alla strategia Ue 2010-2020 in materia di disabilità che punta ad eliminare le barriere che ostacolano la piena integrazione delle persone disabili e che consente a tali soggetti di esercitare i propri diritti in condizioni di parità rispetto agli altri cittadini”.
A tal fine, viene spiegato, la Regione Basilicata “intende promuovere azioni e interventi nei seguenti ambiti: accessibilità ai beni e ai servizi sanitari; uguaglianza attraverso la piena applicazione della legislazione europea in materia di lotta contro le discriminazioni fondate sulla disabilità; occupazione attraverso l’elaborazione di politiche dell’occupazione e il miglioramento dell’accessibilità ai luoghi di lavoro; istruzione e formazione con un sistema accessibile e programmi di apprendimento permanente; protezione sociale in contrasto alle disparità di reddito, ai rischi di povertà ed esclusione sociale ai quali sono esposti i disabili e le persone non autosufficienti”.
La Regione attraverso la concessione dei buoni punta a “migliorare la qualità della vita” con misure “per l’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliari”. Si tratta in particolare di “un contributo economico calcolato in base alla situazione Isee del nucleo familiare richiedente, il cui importo non potrà in nessun caso eccedere il costo che il destinatario è tenuto a corrispondere al soggetto che eroga il servizio di cura e assistenza domiciliare”.