“È una ferita comune per tutta l’Europa. Sto pensando a come esprimere la solidarietà alla Chiesa francese e alla città di Parigi. Un simbolo che brucia è un lutto per tutti: questo rogo ha colpito un simbolo religioso, della storia, il luogo di convergenza di una civiltà”. Così l’arcivscovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, sull’incendio che ieri ha devastato la cattedrale di Notre Dame a Parigi, parlando a margine della cerimonia di commemorazione dei cittadini milanesi caduti per la liberta’, al Campo della Gloria del Cimitero Maggiore di Milano.
“Non solo i cattolici piangono – ha detto Monsignor Delpini -, è uno spettacolo impressionante, perché è un luogo in cui la civiltà di cui facciamo parte è rappresentata”.
L’arcivescovo si è poi augurato che “si metta mano alla ricostruzione per recuperare questo luogo di storia e di preghiera, perché penso che ricostruzione voglia dire ricominciare a costruire la civiltà che ha generato Notre Dame” ha detto l’arcivescovo che, sulla possibilità che la Chiesa partecipi alla ricostruzione ha detto che, “come si sa questa chiesa appartiene allo Stato ed è responsabilità del Governo custodire i monumenti, farne manutenzione, in Francia mi pare che sia così”.
A Monsignor Delpini è stato poi chiesto se il Duomo di Milano possa correre gli stessi rischi: “il Duomo è costruito in un’altra maniera: non mi pare che ci siano rischi di questo genere, ma credo che tocchi agli ingegneri e agli addetti alla prevenzione valutare queste cose”, ha risposto l’arcivescovo.