Sarà avviato a breve – dopo l’approvazione da parte della giunta uscente di uno schema preliminare – il progetto “Giovani Protagonisti”, che prevede l’erogazione di fondi ad enti locali o del terzo settore, associazioni, istituti di istruzione e formazione per la realizzazione di “attività di orientamento, anche nel settore culturale, utili alla prevenzione in vari ambiti con particolare riferimento alle nuove dipendenze legate ai giovani”. Una quota di circa 130 mila euro è stata già assegnata alla Regione Basilicata, con risorse derivanti dal Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili 2019. Altri 30 mila euro – sempre per il progetto “Giovani Protagonisti” – saranno messi a disposizione dalla stessa amministrazione regionale. L’obiettivo è quello di “migliorare le condizioni di benessere delle comunità territoriali, creando o potenziando reti di sostegno e servizi di prossimità, rafforzando il coinvolgimento nella vita collettiva, economica, sociale e culturale dei giovani” attraverso una serie di percorsi che puntino “al potenziamento del sistema delle relazioni, alla promozione della cittadinanza attiva”, ma soprattutto alla creazione di “spazi adatti a favorire politiche inclusive per superare le condizioni di disagio”.
I fenomeni da combattere sono “la crescente difficoltà da parte delle famiglie ad assolvere ai compiti educativi, l’incremento del numero delle persone che vivono condizioni di insicurezza o di precarietà, l’acuirsi delle difficoltà a convivere con culture diverse, l’aumento delle nuove dipendenze (cellulari, videogame, computer)”. L’iniziativa è rivolta ad una fascia d’età che va dall’adolescenza (a partire dai 12 anni) fino alla fase più adulta dei 30 anni: a metterla in campo sarà l’ufficio Terzo settore del Dipartimento Politiche della persona della Regione Basilicata, attraverso Comuni, Università, Ufficio scolastico regionale, associazioni ed enti del terzo settore, che potranno candidare specifici progetti una volta che sarà pubblicato il relativo bando. “Le finalità – è spiegato nel provvedimento della giunta – si basano sui seguenti concetti chiave: la prevenzione e la promozione della cittadinanza attiva. Con la prima si intende anticipare i fenomeni di frattura o di disagio dei giovani quali la dipendenza dalle nuove tecnologie, promuovendo attività volte alla conoscenza dei rischi e al recupero delle situazioni di marginalità che possono sfociare nell’esclusione o nella devianza, attraverso strategie integrate e inter-istituzionali (ad esempio fra scuola e associazioni); con la promozione della cittadinanza attiva dei giovani, invece, si vuole promuovere interventi di sostegno mirati a sviluppare il loro senso di appartenenza al territorio, ad incoraggiare la loro partecipazione alla vita democratica, ma anche lo spirito di iniziativa, di imprenditorialità e di creatività”.