CITROEN TORNA NEL CAMPIONATO ITALIANO RALLY

A dieci giorni dal via del Campionato Italiano Rally 2019, che scatterà dal Ciocco il prossimo 22 marzo, Citroen lancia la sua sfida al tricolore, nell’ultimo decennio feudo dei cugini di Peugeot e del plurititolato Paolo Andreucci. Per celebrare il suo centennale, dopo aver mietuto successi a ripetizione nel Mondiale Rally, la casa del “Double Chevron” ha voluto tornare a gareggiare anche in Italia, puntando sulla competitività della C3 R5 e sull’esperienza di un equipaggio costituito dal pordenonese Luca Rossetti e dalla navigatrice Eleonora Mori. Classe 1976, il pilota friulano che vanta un palmares ricco di successi a livello nazionale e internazionale (tre titoli europei, ma anche un titolo tricolore e uno turco), è stato richiamato nella scuderia del gruppo Psa dopo una lunga pausa sabbatica, ma non teme la concorrenza che quest’anno sarà più temibile del solito, con Skoda e Volkswagen pronte a battagliare. “Citroen è rally e il rally è Citroen, per cui quando nel mese di dicembre, mentre stavo parlando con un altro marchio, mi è stato chiesto di tornare a gareggiare con la casa francese non ci ho pensato un attimo – ha detto Rossetti nel corso della presentazione della stagione rallistica della casa francese -. Non conoscevo la vettura, ma dai primi test devo dire di essere piacevolmente sorpreso dalla qualità della trasmissione e del motore della C3 R5, ma anche del telaio e della parte strutturale. L’unico aspetto su cui dovremo lavorare è l’impianto frenante. Inoltre, dovremo adattarne il set-up alle caratteristiche dei tracciati su cui si disputa il CIR. Si tratta di un lavoro delicato che richiederà all’inizio dei continui aggiustamenti perché, voglio sottolinearlo, la C3 R5 è al debutto assoluto in Italia e perché dovremo confrontarci con avversari che di quei tracciati hanno grande esperienza”. Rossetti comunque, rifiuta il ruolo di favorito del prossimo campionato tricolore: “Se sono favorito è solo grazie al team, io devo ancora dimostrare sul campo di gara il mio livello. Non mi piace fare proclami, anche perché c’è una rosa ampia di piloti che possono vincere quanto me. Per quanto mi riguarda punto ad essere al 100% e se qualcuno mi batterà bisognerà fargli i complimenti”. Tallone d’Achille di Rossetti saranno soprattutto le prime uscite stagionali e i rally che si disputeranno sulla terra… “Quella del Ciocco è una gara che mi manca nel palmares, anzi a dire il vero sono sempre stato molto sfortunato nella prova toscana, ma non sono scaramantico. Piuttosto, visto che sono all’anno zero e che ho percorso pochi chilometri con la C3 R5, il mio obiettivo all’esordio sarà quello di percorrere più strada possibile prendendo meno rischi possibili e poi confrontarmi con gli altri. Se sarà sufficiente sarà una grande gara, altrimenti ci metteremo a lavorare per recuperare terreno. Per quanto riguarda invece le gare su terra, effettivamente sono un po’ di anni che non mi cimento con la guida in derapata. Cercherò di lavorarci per essere competitivo a fine stagione, visto che l’ultima gara del campionato, probabilmente quella decisiva, si svolge proprio su terra”. “Il ritorno di Rossetti in Citroen è stata una scelta complicata perché dieci anni fa non ci eravamo lasciati nel migliore dei modi – commenta Carlo Leoni, direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Psa Italia -. Se lo abbiamo richiamato è perché siamo convinti che sia il migliore pilota italiano in circolazione. Sarà sicuramente uno dei campionati italiani più aperti e difficili degli ultimi anni e per noi di Psa sarà complicato anche perché saremo al via anche con Peugeot, ma siamo certi di poter essere nuovamente protagonisti”. “Il ritorno di Citroen nel CIR avviene in un periodo d’oro per il nostro marchio, sia per la concomitanza con il centenario del ‘double chevron’, sia per lo straordinario successo di vendite dei nostri modelli C3 e C5 nei primi due mesi del 2019 – spiega Marco Antonini, direttore generale di Citroen Italia -. La C3, con più di 8mila vetture vendute, è infatti al terzo posto in Italia e prima tra le auto straniere, mentre a livello di marchio abbiamo venduto oltre 20mila auto, raggiungendo una quota di mercato del 5,45%”.

 

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