Siamo veramente consapevoli del valore di un gesto semplice come la raccolta differenziata? Che fine fanno la carta e il cartone che separiamo dagli altri rifiuti? Quali sono i passaggi che portano uno scarto a trasformarsi in un prodotto completamente nuovo? Di questo si parlerà durante il mese di marzo, che grazie a Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi a base Cellulosica, torna a essere il Mese del Riciclo di Carta e Cartone. La campagna nazionale, in collaborazione con Federazione della carta e della grafica, Assocarta, Assografici e Unirima e con il patrocinio di Anci, di Progetto Economia Circolare di Confindustria, Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Ambiente, arriva anche in Sicilia con una serie di iniziative rivolte a cittadini, scuole, media, istituzioni, associazioni e aziende.
Obiettivo, far conoscere l’importanza della raccolta differenziata e il ruolo della carta come esempio emblematico di circolarità. Il mese del riciclo di carta e cartone è anche l’occasione per tracciare un quadro complessivo della raccolta in Sicilia. Una regione che continua a crescere per quantità di materiale recuperato – nel 2018 il dato pro capite si è attestato intorno ai 24 chilogrammi di carta e cartone per abitante – e che rappresenta un traino per lo sviluppo della raccolta nel Sud Italia.
Nel corso degli eventi promossi da Comieco particolare attenzione sarà dedicata alla qualità della raccolta differenziata di carta e cartone, fattore rilevante per rendere ancora più efficiente il ciclo del riciclo, e agli errori da evitare quando si conferiscono i rifiuti. Temi a cui è possibile avvicinarsi in maniera divertente e interattiva grazie al Palacomieco, la struttura itinerante che toccherà quattro città siciliane: Gela (14-17 marzo), Siracusa (21-24 marzo), Acireale (28-31 marzo) e Alcamo (4-7 aprile).
Dal 27 al 29 marzo apriranno poi le porte al pubblico gli impianti della filiera del riciclo di carta e cartone: un’occasione per assistere dal vivo alle varie fasi del processo industriale che porta lo scarto a trasformarsi in nuova materia prima. In Sicilia sono 16 gli impianti che quest’anno aderiscono a Riciclo Aperto. Tra le oltre 25 iniziative attive sul territorio siciliano per il mese del riciclo di carta e cartone anche il programma di educazione ambientale “Differenziamoci”, promosso dalla Regione Siciliana, che coinvolge tutte le nove province della regione, oltre 5000 alunni, 5000 famiglie e 500 docenti, avvicinandoli ai temi della raccolta differenziata, del riciclo e dell’economia circolare.
“Quella siciliana è la regione più promettente, quella che può in breve tempo dare un importante contributo alla crescita complessiva del Mezzogiorno in termini di raccolta differenziata di carta e cartone”, commenta Amelio Cecchini, presidente di Comieco. “Basti pensare che nel 2018 sono state raccolte in convenzione ben 120 mila tonnellate e l’incremento nella raccolta è stato del 24%. I margini di miglioramento sono ancora ampi: stimiamo che si possano recuperare e avviare a riciclo tra le 130 e le 170 mila tonnellate di carta e cartone in più all’anno. Il che significa per gli enti locali importanti benefici economici che possono arrivare, tra corrispettivi e risparmio sul mancato smaltimento, a 68 milioni di euro all’anno. Ma oltre alla quantità bisogna migliorare la qualità della raccolta, e i progetti sostenuti da Comieco vanno proprio in questa direzione”. “Siamo impegnati come Regione siciliana nella raccolta differenziata e nell’impiantistica di supporto”, spiega l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, “in particolare sul recupero e riciclaggio. In questo scenario intercettare le frazioni cellulosiche, carta e cartone, è molto importante. Auspichiamo sempre più intense forme di collaborazione e sinergie tra gli enti locali o loro soggetti sovraordinati e delegati con il sistema Conai e quindi anche con il Comieco, che è competente per questa frazione merceologica che è importante anche sotto il profilo ambientale e dei risultati.
In questo senso abbiamo anche prospettato forme di attivazione di sussidiarietà orizzontale quale gli “opifici di pace” che potranno vedere in campo tutte le parrocchie siciliane con il supporto del volontariato e delle associazioni. Confidiamo nella operosità e nell’orgoglio siciliano di riscattarsi sulla raccolta differenziata e in generale sulla gestione dei rifiuti”.