Assegno circolare, cos’è e come funziona. Scadenza, tempi di valuta, incasso e importo massimo. Differenze tra assegno circolare postale e bancario.
Assegno circolare, che cos’è
L’assegno circolare è un titolo di pagamento sicuro e senza rischi di insoluto. Al contrario di un assegno bancario che può essere protestato per mancanza di fondi, un assegno circolare dà tutte le garanzia possibili a chi lo incassa.
Assegno circolare, come funziona
Il pagatore cioè colui che rilascia l’assegno circolare, DEVE depositare in ANTICIPO la somma di denaro corrispondente all’importo dell’assegno.
Il deposito può avvenire presso gli uffici postali (si parla quindi di assegno circolare postale) o presso le banche (si parla di assegni circolari bancari).
L’assegno circolare può essere emesso o incassato non solo dai titolari di conto corrente ma anche da chi ne è sprovvisto.
Esempio pratico:
Carlo compra un’auto ma non ha conto corrente e quindi non può pagare con bonifico. Carlo si accorda con l’acquirente e decide di pagare l’auto con assegno circolare.
Carlo si reca alla posta, deposita la somma di denaro con la quale saldare l’auto e la posta gli rilascia un “titolo di pagamento” chiamato assegno circolare.
Il venditore è tutelato al 100% perché l’assegno circolare non ha rischi di scoperto o insoluto: il deposito dei soldi avviene in concomitanza con il rilascio del titolo di pagamento e non vi sono rischi.
Non vi sono differenze tra gli assegni circolari bancari e postali. Sia le banche che le poste emettono assegni circolari a tutti, senza l’obbligo di apertura del conto corrente. L’unica differenza tra assegno circolare bancario e assegno circolare postale può stare nei costi. L’assegno circolare postale si paga circa 3 euro mentre alcune banche arrivano a chiedere 7 euro. Il costo di rilascio di un assegno circolare bancario varia da istituto a istituto.
Assegno circolare, importo massimo
Non vi è un importo massimo! Molti riferiscono che l’importo massimo di un assegno circolare ammonta a 3 mila euro ma questo è errato. 3 mila euro è l’importo massimo da versare in contanti ma se vi recate alla posta e aprite un libretto risparmi, potete poi far convertire il vostro deposito in un assegno circolare.
Ancora, potete versare 3.000 euro in contanti e saldare il resto con una carta, anche prepagata. Quindi non vi sono importi massimi.
Assegno circolare, scadenza
In genere l’assegno circolare andrebbe incassato entro 30 giorni dall’emissione. La scadenza di un assegno circolare varia per chi lo emette e per chi lo incassa.
Se chi ha emesso un assegno, non lo ha poi più consegnato al beneficiario, può pretendere il “rimborso” del titolo fino a 10 anni successivi alla sua emissione. La richiesta di rimborso dell’assegno circolare va eseguita direttamente presso la posta o la banca che ha emesso il titolo oppure, se sono passati molti anni, presso il Fondo depositi dormienti di competenza.
La scadenza per il beneficiario è di tre anni. Se il beneficiario non esegue l’incasso entro 3 anni perde i soldi e non potrà ottenerli a meno che non contatta il suo debitore, riconsegna il titolo e si accorda per un rimborso (almeno parziale) della somma che altrimenti sarebbe perduta.
Differenza tra Assegno circolare e assegno bancario ordinario
Si tratta di due titoli di credito e su entrambi è indicata la somma da riscuotere. L’assegno bancario è un titolo di credito emesso dal titolare di un conto corrente cui l’assegno fa riferimento.
In pratica, l’incasso dell’assegno bancario è coperto con i fondi disponibili sul conto corrente. Chi ha un conto corrente può richiedere alla banca un carnet di assegni numerato. Il pagamento di un assegno bancario può andare a buon fine se il conto ha un saldo in grado di coprire la somma indicata sul titolo di pagamento. Se il conto corrente non dispone di abbastanza fondi, allora si parla di assegno scoperto.
Se non vi sono abbastanza soldi sul conto corrente, il pagamento dell’assegno viene bloccato e si parla di assegno scoperto. La banca, invia un sollecito immediato al debitore che dovrà provvedere entro 60 giorni a versare l’importo dovuto. Se entro 60 giorni il pagamento non viene effettuato l’assegno può essere protestato.
Con un assegno circolare NON vi sono imprevisti di questa natura. L’assegno circolare è un titolo di credito che garantisce un livello di sicurezza massimo perché la sua riscossione non dipende dalla disponibilità di un conto corrente! L’incasso fa fede a una somma pre-versata dal debitore.
Assegno circolare, incasso
L’assegno circolare si può incassare a vista, recandosi agli uffici postali o alla banca che ha emesso il titolo, vi basterà avere un documento di identità valido. L’incasso può avvenire anche senza conto corrente.
Anche nel caso di assegno bancario ordinario si può incassare senza conto corrente. Ecco un approfondimento: incassare assegno senza conto corrente.