LeBron James supera Michael Jordan ma è un traguardo amaro. Il Prescelto diventa il quarto marcatore di sempre in Nba grazie ai 31 punti siglati contro Denver, staccando il mito dei Bulls fermo a quota 32.292, ma i suoi Lakers cedono per 115-99 e le chance di conquistare i play-off sono ormai ridotte al lumicino. James, che davanti a sè ha ora soltanto Kareem Abdul-Jabbar (38.387 pt), Karl Malone (36.928) e Kobe Bryant (33.643), prova a guidare i gialloviola verso la rimonta ma non basta: Barton (23 punti) e Harris (19 punti) permettono a Denver di ritrovare il successo dopo tre sconfitte mentre per i Lakers arriva il quarto ko di fila. L’ottavo posto nella Western Conference ora dista 7 vittorie perchè davanti non si fermano. San Antonio ha la meglio su Atlanta per 111-104, trascinata da LaMarcus Aldridge (32 punti) e Derrick White (18 punti, 9 assist e 6 stoppate) mentre Marco Belinelli non vive una gran serata: per la guardia di San Giovanni in Persiceto appena 5 punti in 25′ (2/6 dal campo con 1/4 da tre), oltre a 4 rimbalzi e 2 assist.
Spurs settimi, alle spalle di Utah, che trova 70 dei 114 punti siglati contro New Orleans nel pitturato. A fare la voce grossa Rudy Gobert (22 punti e 13 rimbalzi) e Derrick Favors (25 punti). Ormai quasi tagliata fuori dalla corsa play-off anche Minnesota, battuta 131-114 da Detroit dove Drummond va in doppia doppia per la 16esima gara di fila (31 punti e 15 rimbalzi). Dopo aver travolto Golden State, Boston supera all’ultimo respiro Sacramento 111-109, col canestro decisivo di Hayward a due secondi dalla sirena. Celtics ora vicini al quarto posto a Est occupato da Philadelphia, beffata allo scadere da Chicago: 108-107 e prova monstre di Zach LaVine (39 punti) fra i Bulls. Vola Brooklyn: 113-107 su Cleveland, protagonista Spencer Dinwiddie che sigla 12 dei suoi 28 punti nell’ultimo periodo.