“La mia Giunta ha approvato il Bilancio di Previsione 2019. Sottolineo due dati. Rispetto al 2015 la spesa corrente scende di quasi 100 milioni, senza sacrificare i servizi alla cittadinanza, ma facendo efficienza nella struttura del Comune. E, sempre rispetto al 2015, il debito scende di oltre 500 milioni”. Lo scrive in un post sulla propria pagina Facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che aggiunge di avere “la fortuna di lavorare con Assessori e con una struttura amministrativa eccezionali. Questi sono i risultati”.
“Se questo modello fosse stato esportato a livello nazionale, le clausole dell’Iva sarebbero state scongiurate tutte. Questo dà un segno di cosa è Milano e cosa invece è purtroppo il resto del paese” ha detto l’assessore al Bilancio del Comune di Milano, Roberto Tasca, incontrando la stampa. I due pilastri del Bilancio di previsione 2019 sono contenimento della spesa e riduzione del debito. La spesa corrente si riduce di 100 milioni di euro rispetto al 2015 mentre nello stesso periodo il debito si è ridotto di mezzo miliardo circa. “Le spese correnti del Comune di Milano – ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Tasca – ammontano a circa 2,7 miliardi e di queste possiamo controllarne tra 780 e 790 milioni. Siamo riusciti, anche per il 2019, a lavorare sul contenimento della spesa, che rispetto al 2015 è passata da 870 di euro oggi 770 milioni”. Rispetto al 2017, ha specificato ancora l’assessore, “abbiamo matenuto i profili di spesa, salvo una diminuzione prodotta da una riduzione sul debito sugli oneri finanziari”.
Contrazione della spesa che “non tocca comunque il personale – teine a ricordare Tasca – e vorremmo anzi mantenere ciò che con quota 100 dovrebbe uscire, ossia circa 900 persone”. Sul fronte del debito, invece, l’assessore ha spiegato che “abbiamo rimborsato più del debito fatto” riducendo il debito di 534 milioni rispetto al 2015. “Se questa tendenza continuasse, tra il 2011 e il 2021 avremo ridotto il debito di quasi un miliardo di euro” ha detto Tasca, sottolineando come questo sarebbe un punto di merito per le amministrazioni di centrosinistra. Quella del bilancio è un’operazione che è però passata anche attraverso “strumenti che non sono orgoglioso di aver utilizzato” ha detto l’assessore, a partire dai “dividendi straordinari delle Aziende partecipate, in particolare di Sea”. La società che gestisce gli aeroporti milanesi, infatti, verserà nel 2019 un contributo straordinario da 78 milioni, 40 in più rispetto a quelli ordinari. Un risultato positivo che però “induce a tenere alta l’attenzione perché i dividendi sono straordinari e quindi possono essere distribuiti solo una tantum”.
Oltre a Sea, saranno le Farmacie Municipali, di cui il Comune è azionista al 20%, a fornire ulteriore liquidità, distribuendo nel 2019 circa 7,5 milioni di euro dei 14 presenti nel residuo di riserve straordinarie della Partecipata. Il tutto mentre “le entrate tributarie sono rimaste sostanzialmente costanti: abbiamo avuto 5 milioni di incremento che dipendono quasi esclusivamente dalla tassa di soggiorno (che genera entrate per 50 milioni all’anno, ndr), senza quindi gravare sui cittadini milanesi”. Il bilancio dovrebbe “entrare in Consiglio comunale tra l’11 e il 14 marzo per uscirne entro il 31 marzo, come da legge. Mi auguro responsabilità dai consiglieri”.