OSCAR A “GREEN BOOK”, CUARON, MALEK E COLMAN

Fra attese rispettate e verdetti un pò a sorpresa, la notte degli Oscar si è contraddistinta per un’edizione diversa da tutte quelle degli ultimi anni. La cerimonia è stata più snella, con le star premianti che si davano il cambio a consegnare le statuette, senza un vero conduttore a dirigere i ‘lavori’, ma con Maya Rudolph, Tina Fey e Amy Poehler che hanno affrontato la scena: “Non siamo le presentatrici, ma rimarremo qui fino alla fine facendo finta di esserlo”. Passando ai premi più ambiti, miglior film dell’edizione 2019 è stato “Green Book” di Peter Farrelly che, a sorpresa, ha superato il favorito della vigilia, “Roma” di Alfonso Cuarón che però si è aggiudicato tre statuette. 

Tra gli attori, invece, Oscar a Rami Malek tra gli uomini per la sua interpretazone in Bohemian Rhapsody, mentre per il premio alla miglior attrice Olivia Colman l’ha spuntata sulla favorita Glenn Close che si conferma essere l’attrice con più nomination, ben 7, senza nessun Oscar. Malek, nel ruolo di Freddie Mercury, ha dedicato il premio alla mamma e alla mia famiglia, celebrando così l’anno straordinario per Bohemian Rhapsody che aveva già vinto quattro Academy Award. Olivia Colman, invece, protagonista di “La favorita” di Yorgos Lanthimos, ha salutato Glenn Close, più che delusa dopo l’ennesima nomination andata a vuoto, “sei stata il mio idolo per tanto tempo”. Alfonso Cuarón e il suo “Roma” conquista tre premi tra fotografia, miglior film straniero e miglior regia. 

Tra gli altri premiati, miglior attore non protagonista è stato  Mahersala Ali, che si è portato a casa il secondo Oscar a due anni da Moonlight, migliore attrice non protagonista Regina King, per il film di Barry Jenkins “Se la strada potesse parlare”, tratto dal romanzo di James Baldwin. Spike Lee ha vinto il suo primo Oscar competitivo, per la sceneggiatura di “BlacKkKlansman”, a tre anni da quello onorario. Emozionante il duetto tra Lady Gaga e Bradley Cooper sulle note di ‘Shallow’, brano portante del film “A star is born”, che le è valso l’Oscar per la migliore canzone. Il film “Black Panther” porta a casa l’Oscar per i migliori costumi, andato a Ruth E. Carter, quello per la scenografia a Hannah Beachler e al decoratore di set Jay Hart, e per la miglior colonna sonora ritirato da Ludwig Goransson. 

C’è anche un pò di Italia nell’Oscar per il miglior film di animazione, “Spiderman”, grazie a Sara Pichelli che ha creato Miles, il giovane “super” che prende il testimone di Peter Parker. Da segnalare anche il miglior cortometraggio, “Skin” di Guy Nattiv e Jaime Ray Newman, e il premio per il miglior documentario che è andato a “Free Solo” di Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin.

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