Dalla mezzanotte e’ scattato il silenzio elettorale e la caccia all’ultimo voto utile. Chiusi i comizi, oggi pausa di riflessione. Domani i cittadini della Sardegna saranno chiamati alle urne per rinnovare il consiglio regionale ed eleggere il nuovo presidente della Regione, dopo il termine del mandato di Francesco Pigliaru. Le urne resteranno aperte dalle 6.30 alle 22.
Per poter votare occorre presentarsi presso il proprio seggio elettorale muniti della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Qualora la tessera elettorale sia stata smarrita o si sia deteriorata, si può chiedere il duplicato o l’attestato sostitutivo rivolgendosi, anche negli stessi giorni della votazione, all’Ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali.
Presso il seggio viene consegnata a ogni elettore un’unica scheda di colore verde con una matita copiativa.
Sulla scheda l’elettore può esprimere il proprio voto sia per un candidato alla Presidenza della Regione sia per una qualunque delle liste circoscrizionali, anche non collegata al Presidente votato.
E’ possibile esprimere uno o due voti di preferenza per i candidati consigliere delle liste circoscrizionali indicando il cognome ovvero il nome e il cognome dei candidati prescelti. Nel caso di espressione di due preferenze esse devono riguardare due candidati di genere diverso della stessa lista circoscrizionale.
Espresso il voto, la scheda deve essere ripiegata e consegnata insieme alla matita copiativa.
Le operazioni di spoglio partiranno alle 7 di lunedì 25 febbraio.
I candidati presidente sono sette: Francesco Desogus (M5s), Vindice Lecis (Sinistra Sarda), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Mauro Pili (Sardi Liberi), Christian Solinas (centrodestra) e Massimo Zedda (centrosinistra).