FVG: MIRAMARE, FEDRIGA “AVVIATO RILANCIO”

Dinamico, aperto e plurale. Questo pomeriggio nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia è stato presentato il nuovo logo del parco di Miramare da parte della sua direttrice Andreina Contessa, alla presenza del governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, e dell’assessore alla Sport e Cultura, Tiziana Gibelli.
“Uno dei principali simboli del nostro territorio ha vissuto momenti di particolare difficoltà, ma l’arrivo della nuova direttrice ha ridato vitalità a un monumento che altrimenti avrebbe rischiato di degradarsi”, ha dichiarato Fedriga.
“Finora è stato fatto tutto con i fondi ordinari del castello – ha aggiunto Fedriga – e quindi il cambio di passo è stato determinato dalla buona gestione”.

Il governatore della regione ha poi annunciato lo svolgersi di uno studio di fattibilità per l’ascensore panoramico d’accesso al castello e ha ricordato che sarà necessario affrontare nei prossimi mesi la sfida di collegare Miramare a Trieste e viceversa.
“Penso sia finita la stagione degli investimenti senza ritorno – ha concluso Fedriga – e dobbiamo capire la valenza economica-turistica del castello per il nostro territorio”.
Un anno fa si è tenuto il primo incontro per ripensare Miramare organizzato dalla direttrice Contessa, la quale a tal proposito ha dichiarato: “Vorrei che divenisse una prassi quella di fare il punto sulla situazione ogni anno, per creare un ponte tra la città e il castello che si è ricucito nel tempo”.
La direttrice ha annunciato nuovi cambiamenti e progetti che verranno sviluppati grazie alla nuova squadra, ma allo stesso tempo ha anche segnalato la persistenza di una situazione di sottorganico.

“Miramare sta vivendo un momento di grande dinamicità e riflessione sulla sua identità e per questo è nata una nuova immagine”, ha concluso Contessa.
Anche l’assessora Gibelli ha rimarcato l’importanza della realizzazione di un parcheggio e di un ascensore nel parco in favore delle persone con disabilità, grazie alla collaborazione tra le istituzioni e i privati.
“Perché la cultura costa ma paga. L’Art bonus è uno strumento utile e funzionale per recuperare il mecenatismo in Italia”, ha spiegato Gibelli.

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