Beppe Grillo usa l’arma del sarcasmo per commentare il quesito proposto per la consultazione online sulla piattaforma Rousseau sull’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini sul caso Diciotti.
“Se voti Si vuol dire No. Se voti No vuol dire Si. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!”. E’ quanto scrive su Twitter Grillo.
Intanto sono molti gli esponenti pentastellati a difendere la scelta di delegare il popolo cinquestelle, attraverso la piattaforma Rousseau. Tra questiil deputato Stefano Patuanelli che spiega: “Con Russeau abbiamo fatto vedere a tutti, nel corso di questi anni, cosa voglia dire essere un “cittadino attivo”. Grazie alla tecnologia della rete abbiamo permesso agli attivisti di essere coinvolti, di partecipare, di decidere in quelle decisioni che prima erano esclusivamente della politica. Rousseau e’ la nostra stella polare, la vera differenza tra noi e tutti gli altri. Per questo rigettiamo al mittente le
accuse che stanno arrivando e che riguardano la votazione di domani. Anche su un caso delicato come quello della Diciotti, crediamo sia giusto chiedere agli iscritti se il Ministro dell’Interno e il Governo abbiano agito o meno nel perseguimento di un preminente interesse pubblico”.