“Il percorso è sempre lungo, però posso dire che domani avremo una bella occasione per fare una grande partita e riportare entusiasmo nell’ambiente. Ogni occasione è importante e in Champions lo è ancora di più. Sono rimaste solo due italiane in gara e per noi è motivo di orgoglio, dobbiamo essere ambiziosi in tal senso”. Il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, suona la carica in vista della sfida di domani sera all’Olimpico, valida per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. “Il Porto non ha Marega e Corona? Credo che abbia degli ottimi sostituti, uno potrebbe essere Otavio e l’altro Soares, con caratteristiche differenti ma forti ugualmente, con qualità importanti – spiega il mister giallorosso in conferenza stampa – Il Porto al di là dei singoli è una squadra, è forte, compatta, dura da affrontare, sa quello che vuole. Ha vinto più duelli difensivi di tutti, vuol dire che come squadra si sa comportare molto bene. Sarà una partita molto dispendiosa dal punto di vista fisico”. ‘DiFra’ ha ancora dei dubbi di formazione: “Tra quelli che non ci sono stati a Verona contro il Chievo sicuramente recupererò Manolas, mentre Olsen sarà in dubbio fino a domattina. Abbiamo perso Schick per un infortunio muscolare. Tutti gli altri fermi ai box non ci saranno domani, ma speriamo di averli a disposizione contro il Bologna: parlo di Perotti e Under”. Con il rientro di De Rossi potrebbe rischiare il posto Nzonzi, oppure potrebbe essere schierato nel 4-3-3: “Ho questo dubbio, al di là del sistema di gioco, di farli giocare insieme contro il Porto. Sto facendo le mie valutazioni, ritengo che siano dei titolari. Sono giocatori importanti. Se Daniele dovesse dare delle risposte importanti oggi negli allenamenti giocherà sicuramente, per il resto è tutto da vedere”. Una battuta sul suo collega Conceicao: “Sta facendo un ottimo lavoro, ha fatto benissimo a Nantes. Ha fatto un bel percorso di crescita, ha dato tanta identità alla squadra. Prima palleggiavano molto, mentre ora sono molto più concreti sotto tutti i punti divista. Marega? E’ un attaccante differente rispetto a Soares, che potrebbe diventare pericoloso nel campo aperto”. Per Zaniolo c’è sempre l’enigma, mezzala o esterno destro: “Non lo so, potrebbe giocare in entrambi i ruoli: lo ha già fatto, ma non posso dare indicazioni sulla formazione. Ho diverse soluzioni, dipende dalla partita e dagli agli avversari”. Domani è una partita da gambe ed esperienza: “È il giusto mix. La gamba ci vuole sempre. Spesso scherzo con De Rossi dicendogli che a fine carriera mi si allungava la lingua e mi si accorciavano le gambe. L’esperienza serve perché se hai grandi gambe e poi ti tremano è dura. La capacità sta anche nel preparare le partite in un certo modo e chi ha esperienza riesce ad aiutare i ragazzi ad affrontare certe sfide. Servono entrambe le cose, anche perché senza gamba non si va da nessuna parte”. Lo scorso anno in Champions la Roma ha dimostrato grande solidità difensiva: “In questa stagione è mancata. Nei 180 minuti, poi, è fondamentale avere grande solidità, soprattutto nella prima gara perché giochiamo in casa. Una grande fase difensiva è fondamentale per costruire una buona fase offensiva. Domani sarà determinate lasciare la porta inviolata. Ma questo non significa perdere l’identità di squadra. Bisogna saper difendere bene – conclude Di Francesco – di squadra”.
DI FRANCESCO “COL PORTO PER RIPORTARE ENTUSIASMO”
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