“Sono a Parigi per annusare la situazione”. Lo dice in collegamento dalla capitale francese Alessandro Di Battista in diretta su Raitre nella trasmissione di Lucia Annunziata. Di Battista spiega le ragioni del recente incontro con i gilet gialli. “Il M5S sta prendendo contatti per la creazione di un movimento europeo, siamo andati in altri Paesi incontrando movimenti in contrasto con i governi ma nessuno ha ritirato gli ambasciatori. Abbiamo avuto un incontro per comprendere questo movimento, nulla di piu’.Luigi Di Maio oltre a essere il vice premier e’ il capo politico di un movimento, poi se Macron lo ha visto come lesa maesta’ e’ un problema suo”.
“Io – rimarca Di Battista- non dimentico alcuni epiteti di personaggi del governo francese che hanno definito il nostro governo come lebbra, credo che dovrebbero esserci degli incontri tra i vertici istituzionali italiani e regionali per discutere su alcuni punti politici. Io non sono contro la Francia. Magari ci fossero dei sindacalisti francesi in Italia, abbiamo molto da imparare dalla Francia. Il richiamo dell’ambasciatore e’ avvenuto solo perche’ noi avevamo chiesto chiarimenti sul controllo della Francia sull’Africa. Anzi chiederemo la costituzione di una commissione d’inchiesta sugli accordi di decolonnizzazione della Francia. Abbiamo tirato fuori il discorso delle ingerenze della Francia nel 2011 sulla Libia. La verita’ e’ che per la prima volta l’Italia sta trattando la Francia non con il capo chino ma alla pari”.
Sulle indicrezioni che parlano di un ritiro di Air France dalla trattativa per Alitalia, Di Battista chiarisce: “Air France si era gia’ sganciata dalla trattativca di Alitalia gia’ da mesi. Anticipo che il Governo ha gia’ pronto un dossier in cui si parla di nuovi partner internazionali”. Per l’esponente del M5s “la Francia dovrebbe chiedere scusa per quell’intervento scellerato del 2011 in Libia che ha causato morte e fuga di miglia di cittadini, sarebbe un passo in avanti. Il dramma della migrazione e’ scaturista da quell’intervento francese”. Di Battista definisce “vile” l’atteggiamento tenuto “dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e doppiamente vile da parte di Berlusconi”. Infine, a chiudere l’intervista di Lucia Annunziata, Di Battista argomenta su due temi: Venezuela e il Sanremo. “Mai stato dalla parte di Maduro, ma credo chelegittimare un signore autoproclamatosi e’ un soffiare sul fuoco. L’Europa dovrebbe sganciarsi dalle posizioni americane. Molti Paesi hanno posizioni differenti, dovremmo guardare verso Paesi emergenti come India e Cina. Dovremmo guardare oltre la fine della Seconda guerra mondiale”. E sul festival afferma: “A me scaldalizza che la politica sia entrata a Sanremo, mi scandalizza che oggi ci sono molti tipi di razzismo, esistono pure dei razzisti che utilizzano la vittoria di un cittadino italiano per ragioni elettorali”.