Più che il risultato, la prestazione, l’aver giocato bene e soprattutto con il cuore. Dopo l’umiliante disfatta di Firenze, la Roma è ripartita giocando un’ottima partita contro il Milan, ma adesso non può più permettersi altri scivoloni, anche perchè non c’è tempo per rimediare. Domani la sfida con il Chievo, martedì il Porto in Champions, ma al di là di ogni possibile turnover Eusebio Di Francesco deve fare i conti con alcune assenze di rilievo per la sfida di Verona. “Ci sono calciatori che non saranno convocati per il riacutizzarsi di alcuni problemi tra cui Olsen (polpaccio) che speriamo di recuperare per martedì, ma domani giocherà Mirante. Non ci sarà anche Manolas alle prese con la pubalgia, ha fatto il possibile per esserci, ma non verrà a Verona – ha spiegato l’allenatore giallorosso in conferenza stampa -. Bisogna valutare De Rossi che è rientrato facendo 90 minuti dopo un lungo stop, ha fatto buoni allenamenti ma è normale che non sia nelle condizioni ottimali per far fronte a più impegni ravvicinati, ma sono molto contento per come sta. Per fortuna abbiamo recuperato Juan Jesus, difficile che possa partire dall’inizio, ma ha fatto un grande lavoro, sembrava dovesse operarsi e restare fuori a lungo, averlo a disposizione è già un grande vantaggio”.
Una partita, quella del Bentegodi, da affrontare al massimo delle proprie potenzialità, anche perchè la Roma con le cosiddette piccole ha perso 13 punti. “Non sono con le piccole – dice Di Francesco -, ma è capitato a tante squadre visto che siamo in molte a essere racchiuse in pochi punti e a lottare per la Champions. Noi non siamo stati bravi a chiudere alcune partite dominate, dobbiamo essere più cinici e fare bene nella fase difensiva come abbiamo fatto con il Milan”. Contro i rossoneri ha funzionato l’asse Karsdorp-Schick. “E’ vero, il primo ha avuto maggiore continuità nel saper stare nella gara nella fase difensiva, dove può peccare di più perché viene da un campionato differente. Ha lavorato bene, leggendo situazioni nel modo giusto e sono molto contento di lui – spiega Di Francesco -. Schick ha messo dentro la cattiveria che bisogna avere. Domenica si era creato un ambiente particolare, ma lui è cresciuto molto in questo senso e in autostima, nel ruolo in cui l’ho schierato ha messo maggiore decisione. Non so cosa sia cambiato, a volte dipende anche da quello che hanno intorno, dalla stima dei compagni, ma anche dalla consapevolezza che la classe e l’eleganza non bastano, per giocare a calcio bisogna sporcarsi, correre e questo messaggio credo sia passato”.
Rivederlo con Dzeko, quindi, non sarà una sorpresa. “Se gioca sulla fascia c’è Edin centravanti”. Del resto con il Milan ha funzionato, ma Di Francesco ci tiene a sottolineare “che una squadra non può avere risposte sul piano fisico dopo 4 giorni visto che a Firenze siamo stati disastrosi. La condizione più che dalla partita arriva dagli allenamenti e sono contento di come ho visto i ragazzi in questi giorni”. De Rossi potrebbe saltare il Chievo anche per essere fresco contro il Porto, ma senza Nzonzi si potrà giocare a 3? “Nzonzi e De Rossi hanno caratteristiche differenti, ma sono gli equilibratori del centrocampo. Io credo che siano gli atteggiamenti mentali più importanti dei moduli”. Di sicuro ci sarà Zaniolo. “Con il Chievo giocherà dal primo minuto, in questo momento bisogna sfruttare la sua libertà mentale, la sua gioventù, il suo essere determinato e voglioso, deve migliorare nella gestione della partita perchè è troppo generoso come a volte succede a Pellegrini, ma ben venga l’esuberanza di questi ragazzi”. L’allenatore giallorosso, dunque, non rinuncia al talento del 19enne ex Inter, ma non dimentica Javier Pastore. “Non credo sia un problema di modulo, perchè il 4-2-3-1 che abbiamo spesso utilizzato aiuta i trequartisti, purtroppo per colpa mia non riesce a giocare con continuità, si allena sempre bene, ma gli manca il ritmo partita. Deve continuare ad allenarsi, sapendo che davanti in questo momento ha Zaniolo che sta facendo benissimo, ma abbiamo bisogno di tutti e mi auguro che Javier torni a essere quel calciatore che conosciamo”.
Ci sono due giocatori che stanno attraversando un momento difficile anche dal punto di vista del rapporto con i tifosi. Tra questi Florenzi che rischia il posto viste le buone prestazioni di Karsdorp. “Sono convinto che sia uno stimolo avere concorrenza, la competitività in tutti i ruoli è fondamentale. Florenzi arrivava da un periodo in cui non si è allenato con continuità, ma sono convinto, per come si sta allenando e per la sua disponibilità, che tornerà a brillare. E’ un momento di difficoltà, tutti siamo un po’ in sofferenza, ma i risultati aiuteranno a ritrovare la migliore condizione”. Tra i giocatori in difficoltà anche Kolarov, un giocatore a cui Di Francesco non vuole rinunciare. “Siamo tutti uomini, si può sbagliare – spiega l’allenatore della Roma in conferenza stampa -, magari dicendo cose che qui vengono enfatizzate. Lui è molto dispiaciuto, non so bene cosa sia successo, ma al di là del fatto che De Rossi e compagni lo abbiano difeso, vi posso solo dire che parliamo di un giocatore che ha dimostrato grande attaccamento alla maglia, ha giocato un mese e mezzo con il piede fatturato, dopo le partite non riusciva a camminare, ha fatto tante infiltrazioni per essere a disposizione del mister, dei compagni e principalmente della Roma. Su alcune cose si può mettere una pietra sopra, anche a me succede di sentire che certa gente si rivolge a me senza rispetto, ma faccio finta di niente. A volte bisogna mettersi nei panni di una persona e capire come si reagisce. Kolarov è un giocatore importante per la Roma, bisogna sostenerlo perché è fondamentale per la squadra”.
DI FRANCESCO “RISULTATI PER SUPERARE SOFFERENZE”
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