Collaborazione e pazienza con un obiettivo: permettere allo sport italiano di crescere ancora. L’attesa giornata dedicata alla presentazione della discussa riforma del mondo sportivo, con la nuova “Sport e Salute spa” che sostituisce la Coni Servizi, non chiarisce i complessi aspetti pratici della rivoluzione voluta dal governo, probabilmente comprensibili solo in fase di attuazione, ma traccia il percorso necessario per evitare pericolosi boomerang. Un percorso chiarito dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, padre della riforma, con un messaggio preciso al presidente del Coni Giovanni Malagò: “Questa riforma non nasce contro nessuno e per nessuno – ha spiegato Giorgetti – Il presidente del Coni e quello di ‘Sport e Salute’ non dovranno essere avversari perché il sistema potrà funzionare se chi gestisce il Comitato olimpico collaborerà con chi gestirà la nuova società. Altrimenti sarà un disastro”. Nonostante lo stupore e il dispiacere iniziale “per come si è arrivati alla riforma”, appresa “dalla mattina alla sera senza esserne informato dal governo”, e malgrado alcune perplessità sulla scelta del nome della nuova società e su alcune difficoltà applicative nella divisione tra Coni e “Sport e Salute”, Malagò ha ribadito il rispetto assoluto per il governo e confessato di fare il tifo affinché la riforma funzioni e produca risultati: “Sono felice che ci sia uno Stato che mette la testa sullo sport e ha la volontà di investire di più”, ha rimarcato il presidente del Coni. Ma l’attuazione pratica della rivoluzione non sarà semplice, soprattutto nella prima fase, come ammesso dallo stesso sottosegretario e manifestato da diversi presidenti federali, preoccupati per la preparazione dell’Olimpiade di Tokyo del prossimo anno, e da altri rappresentanti del vasto mondo dello sport italiano. “Come ogni riforma ci sarà un periodo in cui dovremo imparare dagli errori – ha dichiarato Giorgetti – Su alcuni temi solo l’esperienza potrà aiutarci: per esempio sulla preparazione olimpica, un tema sul quale siamo impegnati tutti per fare la cosa migliore”. Il sottosegretario ha comunque rassicurato le federazioni invitandole a continuare l’interlocuzione con il Coni e ha poi ribadito le già note fondamenta dalla riforma: dall’autonomia garantita al Comitato olimpico alla certezza delle risorse economiche per lo sport italiano fino al coinvolgimento di due ministeri importanti come Istruzione e Sanità. “Vogliamo un modello efficiente”, ha rimarcato il sottosegretario Simone Valente, responsabile dello sport per il Movimento 5 Stelle, che miri tra le altre cose alla “distribuzione delle risorse pubbliche in modo meritocratico”. Dove saranno trovate le risorse suppletive per ampliare gli obiettivi della “Sport e Salute”, visto che il finanziamento complessivo al mondo sportivo resta per il momento identico (408 milioni di euro), lo ha spiegato Giorgetti, chiamando in causa attivamente il ministero della Salute e il Miur, che avranno un membro a testa nel cda della nuova società completato dal presidente nominato dall’autorità di governo con delega allo sport. “I due ministeri hanno sempre tanti problemi e spesso le tematiche legate allo sport finiscono al quindicesimo o sedicesimo posto nella scala delle priorità, ma con questa legge vogliamo costringerli a dare attenzione a una dimensione per noi prioritaria. E magari stanziare risorse suppletive in fase di programmazione”. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti lo sta già facendo con l’obiettivo di inserire “finalmente gli insegnanti di scienze motorie nelle scuole primarie”, anche se ammette che ci vorrà tempo e “l’introduzione delle novità sarà graduale”. Il ministro della Sanità Giulia Grillo, invece, ha promesso “idee innovative, incentivi per l’attività fisica possibilmente anche con sgravi fiscali, per rendere fruibili le strutture e gli impianti a chi non può permetterselo” con l’obiettivo di ridurre ancora la sedentarietà e risparmiare soldi nel servizio sanitario. La sfida è lanciata e sarà affidata alla nuova “Sport e Salute”, la cui governance, nelle intenzioni del governo, sarà operativa in primavera.
(ITALPRESS).
GOVERNO PRESENTA RIFORMA “NASCE CONTRO NESSUNO”
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