TSITSIPAS GIA’ NELLA STORIA, ORA C’E’ L’ESAME NADAL

Comunque vada, Stefanos Tsitsipas è già nella storia: mai un tennista greco si era spinto sino alla semifinale in uno Slam. Il 20enne ateniese, numero 15 del ranking prima di queste due settimane da favola agli Australian Open e 14esimo favorito del seeding, dopo aver eliminato negli ottavi il campione in carica Roger Federer ha compiuto un altro passo significativo verso l’Olimpo del tennis, superando in quattro set nei quarti lo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 24 Atp e 23esima testa di serie, imbattuto in questo 2019, iniziato trionfando a Doha e proseguito con una serie di exploit a Melbourne Park così da regalarsi il primo quarto in carriera in un Major. Il vincitore delle Next Gen ATP Finals di Milano nel novembre scorso, che ad ottobre a Stoccolma si era aggiudicato il primo titolo nel circuito maggiore e in estate aveva raggiunto la prima finale in un “1000” a Toronto, battendo quattro top ten, tra cui Novak Djokovic, si è imposto con il punteggio di 7-5 4-6 6-4 7-6(2), in tre ore e un quarto, staccando il pass per il penultimo atto del torneo. “È una favola, sto vivendo un sogno, quello per cui ho lavorato duramente – dice Tsitsipas visibilmente emozionato – Mi commuovo, ma non troppo, perché so che ho davvero lavorato duro per questo. All’inizio della stagione mi è stato chiesto quali erano i miei obiettivi e ho risposto una semifinale del Grande Slam, ma quando l’ho detto, pensavo di essere pazzo. Invece è diventata davvero realtà, è appena arrivata”. Giovedì, con in palio un posto in  finale, l’ellenico sfiderà sul cemento di Melbourne Rafael Nadal. Il campione spagnolo, numero 2 del ranking mondiale e del tabellone (17 titoli Slam in bacheca), ha vinto il quinto incontro senza lasciare per strada alcun set, superando nei quarti l’altro Next Gen statunitense Frances Tiafoe, numero 39 Atp, con il punteggio di 6-3 6-4 6-2 in un’ora e 47 minuti. Definita anche la semifinale della parte bassa del tabellone femminile, che giovedì vedrà affrontarsi la ceca Petra Kvitova e l’americana Danielle Collins. Nei quarti la Pliskova, numero 6 Wta ed ottava testa di serie, ha regolato per 6-1 6-4, in appena 68 minuti di partita, la beniamina di casa, l’australiana Ashleigh Barty, numero 15 del ranking e del seeding, ritrovando un posto tra le migliori quattro a Melbourne a sette anni di distanza dalla prima volta (2012). La statunitense, numero 35 del ranking mondiale, ha invece sconfitto per 2-6 7-5 6-1, in due ore e 16 minuti, la russa Anastasia Pavlyuchenkova, numero 42 Wta. Per la 25enne di St.Petersburg (Florida) un exploit assolutamente imprevisto poiché non aveva mai vinto un match nei cinque Major disputati in precedenza in carriera.

Nel frattempo, in vista dell’incontro di Coppa Davis India-Italia, in programma l’1 e 2 febbraio a Calcutta e valido quale turno di qualificazione alla Fase Finale 2019 della competizione, il capitano Corrado Barazzutti ha convocato i seguenti giocatori: Matteo Berrettini, Simone Bolelli, Marco Cecchinato, Thomas Fabbiano e Andreas Seppi. Così come già concesso in passato a giocatrici dal lungo curriculum azzurro quali Silvia Farina, Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Roberta Vinci, la FIT ha autorizzato il capitano ad accettare la richiesta di non essere convocato avanzata da Fabio Fognini, il cui debutto in Coppa Davis risale al 2008. Si giocherà sui campi in erba del Calcutta South Club, che festeggerà così in occasione della sfida di Coppa Davis il centesimo anno di attività. Il capitano indiano Mahesh Bhupati ha convocato i segueti giocatori: Prajnesh Gunneswaran, Ramkumar Ramanathan, Saketh Myneni, Rohan Bopanna e Divij Sharan.

 

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