Dopo la positiva passerella al Salone di Parigi la settima generazione della BMW Serie 3 si appresta ad irrompere sul mercato italiano con gli allestimenti Business Advantage, Sport, Luxury ed M Sport. Il prezzo d’attacco è di 40.550 euro per la versione 320d Base (che arriverà però a luglio). La gemella Business sfiorerà i 43.500 euro. Per avere la trazione integrale xDrive sui motori diesel occorrerà aggiungere 5.000 euro e 2.200 in più per il cambio automatico ZF (disponibile per entrambi i propulsori). Per quanto riguarda i modelli benzina è proposta a 49.800 euro la 330i Base e si raggiungono i 58.850 euro della 330i M Sport. Rispetto alla precedente generazione risulta più lunga di 85 mm (4.709 mm), più larga di 16 mm, anche più alta di 1 mm. Nata come berlina compatta, oggi la tre volumi di Monaco supera nelle dimensioni una Serie 5 del ’96 (quarta generazione) e addirittura Serie 7 seconda maniera (1986).
Nonostante molte case costruttrici hanno lanciato una campagna denigratoria sul diesel, Bmw offre in gamma sia il 2 litri da 150 cv (318d) o 190 cv (320d) ed il più potente 3 litri 6 cilindri da 265 cv (330d), tutti omologati Euro 6d-temp, quindi al riparo da qualsiasi normativa ostile. Questa Serie 3 preferisce il cambio automatico Steptronic a 8 rapporti, ma per gli amanti della trasmissione meccanica sulla versione 320d è offerta anche l’alternativa manuale (6 marce). Abbondanza di luci grazie a fari full LED. A richiesta anche la tecnologia Laser. Un plus è usare come chiave il proprio smartphone. Per salire e scendere da bordo, ma anche per avviare il motore. A bordo lavora l’assistente vocale intelligente. Una Serie 3 che sfoggia un design più sportivo. I tanti centimetri aggiunti dall’utilizzo della piattaforma CLAR non hanno alzato l’ago della bilancia (- 55 kg) a beneficio di un’abitabilità che assicura agio a 5 adulti e offre molto più spazio per gambe e testa degli occupanti seduti sul divano posteriore. Capacità del bagagliaio di 480 litri. Spiccano due schermi da 12 pollici: il primo manda in pensione il vecchio cruscotto a lancette a favore del digitale, il secondo sfoggia uno schermo touch screen centrale dove è possibile configurare tramite i-Drive o con comandi gestuali diversi parametri a scelta. C’è poi Driving Attention Camera nel mezzo del cruscotto digitale, telecamera che guarda la posizione della testa e lo sguardo (occhi aperti o chiusi) e che decide se farci proseguire o arrestare la vettura disattivando la modalità di guida assistita. Su strada abbiamo provato la 320d targata M VC 3909 nel sud del Portogallo. Cambia l’interfaccia uomo-macchina completamente personalizzabile come se fosse un tablet. E c’è un sistema vocale di ultima generazione. Se non si tocca il volante per lungo periodo, una spia avvisa che occorre rimettere le mani sullo sterzo. Il 2 litri da 190 cv si è comportato nel migliore dei modi con spunti veloci e ottima erogazione, cambio a 8 rapporti sublime. Posizione di guida ideale, seduta bassa, sicurezza e sportività e consumi contenuti. Una Serie 3 di alto livello. In pista abbiamo ammirato il comportamento della M340i modello che anticipa la M3 spinta dal V6 da 374 cv biturbo con cambio ad 8 rapporti, prova affidata ad un pilota portoghese a Portimao, pilota che si è dichiarato entusiasta del comportamento di questa vettura “sembra una auto da corsa nonostante sia di serie, entra ed esce dalle curve in modo impeccabile e senza sottosterzo”.
PRONTI A GUSTARE LA NUOVA BMW SERIE 3
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