Il Palermo è campione d’inverno. Questo il verdetto più importante della diciannovesima giornata della serie B. Al giro di boa il club siciliano (oggi per la prima volta in versione “british” dopo l’ufficialità del passaggio di proprietà al gruppo inglese) ha collezionato 37 punti. I rosanero dei mister Stellone si sono imposti per 1-0 sul campo del Cittadella, ma hanno sofferto non poco per conquistare la vittoria. Al “Tombolato” la gara è stata decisa da una rete firmata dall’uruguaiano Cesar Falletti a inizio ripresa: molte le recriminazioni dei padroni di casa, che hanno colpito (sullo 0-0) due legni, prima con Panico e poi con Adorni.
A tenere il passo della capolista soltanto il Pescara, anch’esso corsaro. I delfini hanno vinto in rimonta, per 4-2, a Salerno. Dopo il doppio vantaggio dei campani con i gol di Pucino e Vitale (dagli undici metri), si è scatenato Mancuso, che ha trascinato gli abruzzesi siglando una tripletta. Di Scognamiglio, invece, l’altra rete del Pescara, che è balzato al secondo posto della classifica, a quota 32, al pari del Brescia, fermato dal Benevento.
La squadra di Eugenio Corini, oggi squalificato, non è andata oltre l’1-1 al “Vigorito”. Sfida equilibrata quella fra i giallorossi e le rondinelle, con i campani più determinati ma poco incisivi negli ultimi metri: nulli i vari tentativi di Coda, Insigne, Improta e Bandinelli nella prima parte del match. Poi, a metà ripresa, Torregrossa ha portato in vantaggio gli ospiti. Nel finale il meritato pareggio, agguantato dal Benevento per via di una autorete di Cistana.
Nel lunch match ha frenato anche il Verona, bloccato dal Foggia sul 2-2. Allo Zaccheria quattro gol, diverse emozioni, un rigore fallito, polemiche e tanto nervosismo. Questa la sequenza delle reti: Pazzini, Mazzeo, Seung-Woo Lee e Gerbo. Dagli undici metri, sul 2-1 per gli ospiti, Iemmello ha fallito un penalty. Il tecnico degli scaligeri, Fabio Grosso, è stato allontanato dal campo per proteste. La sorpresa del giorno è rappresentata dalla rotonda vittoria interna, per 4-0, della Cremonese ai danni del Perugia di Alessandro Nesta. Protagonisti del poker dei grigiorossi Terranova, Piccolo e Castrovilli (autore di una doppietta).
Molto amaro il ritorno di Giovanni Stroppa alla guida del Crotone. La formazione calabrese, dopo esser andata al riposo avanti per 2-0 (gol di Simy e Firenze), ha subito la rimonta dell’Ascoli. Nella ripresa, al “Del Duca” hanno riequilibrato la gara Brosco e Beretta, prima del definitivo 3-2 siglato dal neoentrato Ganz al quinto minuto di recupero (poi espulso per doppia ammonizione l’attaccante figlio d’arte). Al “Penzo”, invece, è terminata in parità, 1-1, Venezia-Carpi: Litteri, dagli undici metri, ha risposto a Suagher.
Finisce con lo stesso risultato lo scontro diretto in chiave salvezza tra le due matricole Livorno e Padova. Con il ritorno di Bisoli sulla panchina dei veneti (esonerato Foscarini), gli ospiti si portano in vantaggio a fine primo tempo con Clemenza, ma gli amaranto non mollano e, al 76°, l’eterno Diamanti pareggia su rigore per l’1-1 con cui termina il posticipo delle 18. Anche l’ultima gara dell’ultima giornata d’andata, quella fra lo Spezia e il Lecce, si chiude sull’1-1. Il risultato si sblocca al 13° e a passare in vantaggio sono i padroni di casa con un rigore realizzato da Ricci e concesso per un fallo di mani di Petriccione. Nella ripresa, al 23°, arriva il pareggio dei salentini grazie al gol di Scavone. In classifica Lecce a quota 30, quattro in più dei liguri che si portano a 26.
(ITALPRESS).