MASSERIA LA ROCCA, PIETRANTUONO “GOVERNO INCOMPRENSIBILE”

POTENZA (ITALPRESS)- “Gravissima e contraddittoria la costituzione in giudizio deliberata dal Consiglio dei Ministri, contro la Regione Basilicata, in riferimento al contenzioso aperto dalla
Soc. Rockhopper e finalizzata all’ottenimento del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato Masseria La Rocca”. E’ quanto afferma in una nota l’Assessore regionale
Francesco Pietrantuono. La Regione Basilicata ha promosso nei mesi scorsi, giudizio di costituzionalita’ nei confronti della sentenza del Consiglio di Stato n. 5471/201, con la quale, i giudici di secondo grado, confermavano le ragioni della Soc. Rockhopper pur in presenza di ripetuti e formalizzati dinieghi della Regione Basilicata. Con il ricorso alla Corte Costituzionale, la Regione
Basilicata proseguiva la battaglia “finalizzata – spiega una nota della Regione – a far valere l’intesa tra Stato e Regione, prevista dalla vigente normativa, con una interpretazione in favore della tesi di “Intesa in senso ‘forte”. Nel rilascio dell’Intesa la Regione ha un ruolo di ente esponenziale delle
comunita’ territoriali e di ricettore delle volonta’ manifestate dalle collettivita’ locali, e non un ruolo di mediazione”.

“L’intesa – ribadisce il comunicato – non puo’ ridursi ad una valutazione ambientale ma e’ espressione della competenza della Regione in materia di valorizzazione e governo del territorio,
valorizzazione dei beni culturali e ambientali, promozione e organizzazioni di attivita’ culturali. Pertanto il diniego dell’intesa da parte della Regione non puo’ essere soggetto a giurisdizione amministrativa. Appare evidente che far prevalere la lettura che il Tar e il Consiglio di Stato danno dell’Intesa stessa comporta ricadute negative per i territori lucani. Ricadute negative sia in termini di deminutio dei poteri assegnati dalla Costituzione e dalle norme speciali in tema di idrocarburi, alle Regioni, sia in termini di elaborazione di politiche strategiche di sviluppo regionale e di tutela del territorio. Siamo di fronte ad un attacco profondo al ruolo delle regioni e della loro autonomia territoriale, altro che atto formale! Si tratta di una precisa scelta politica (non a caso deliberata dal consiglio dei ministri e non mediante semplici atti gestionali da parte degli uffici del Ministero preposto) di una gravita’ assoluta per i lucani. Per tali motivi ci saremmo invece aspettati che il Governo fosse, coerentemente con quanto annunciato e proclamato ripetutamente, al fianco della Regione Basilicata e non a sostegno della Soc. Rockhopper”.

“Per tali motivazioni, lo scorso 6 novembre 2018  ho indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio Avv. Conte – prosegue l’Assessore Pietrantuono – nella quale si chiedeva al Governo di
confermare il diniego in merito al predetto permesso di ricerca di idrocarburi nel territorio di Brindisi di Montagna.” L’esultanza dai balconi sia reali che virtuali ha poco senso se coltivato
demagogicamente per raccattare qualche consenso temporaneo.  Ci auguriamo, invece, che il decreto del Consiglio dei Ministri, ad oggi non ancora formalizzato in atti, non venga motivato con
questioni ambientali o tecniche che nulla hanno a che fare con il concetto di ”intesa forte”.Troviamo pertanto gravissimo l’atto del Governo perche’ dimostra di non aver compreso la correttezza della posizione costituzionale della Regione Basilicata ed allo stesso tempo pericolosissimo poiche’ rischia di rimettere in discussione lo strumento (intesa forte) in grado di salvaguardare le prerogative locali, ponendo al centro dell’attenzione la valorizzazione del territorio e del paesaggio. Per parte nostra continueremo in maniera intransigente a non consentire nessuna altra attivita’ petrolifera in Basilicata”.
(ITALPRESS).

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