Per la Fipm (Federazione Italiana Pentathlon Moderno), il 2018 è stato un anno particolarmente positivo per l’attività giovanile, ma migliorabile per il settore senior. Valter Magini, presidente federale, in un’intervista all’Italpress, ha analizzato la stagione appena trascorsa, risaltando aspettavi positivi e negativi: «È stato un anno pieno di soddisfazioni per l’attività giovanile. Posso dire, con franchezza, che i nostri giovani sono i primi nel mondo. Le squadre Youth A e Youth B hanno conquistato innumerevoli medaglie sia ai campionati europei che ai campionati del Mondo. La squadra senior, invece, non è andata molto bene. I risultati dell’ultimo campionato del Mondo non ci hanno permesso di andare a podio» le parole del numero uno della Fipm. Fra i motivi di vanto della Fipm, c’è sicuramente l’annata di Elena Micheli, che quest’anno si è laureata campionessa Mondiale Junior a Kladno, in Repubblica Ceca, e campionessa al Mondiale universitario di Budapest. Inoltre, le ottime prestazioni le hanno fruttato il premio come miglior pentatleta mondiale Junior del 2018, ricevuto nel corso del congresso internazionale della Uipm (Union Internationale de Pentathlon Moderne).
«Stiamo cercando di migliorare», ha detto Magini riferendosi al settore senior. «Quest’anno ho assunto ad interim la nomina di direttore tecnico, un ruolo che mi consente di lavorare ancora di più a confronto con tecnici e atleti. Abbiamo, inoltre, istituito un rapporto di collaborazione con il Coni e l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, che ci segue quotidianamente per la preparazione dei nostri atleti». Nel 2019, anno di qualificazioni olimpiche, Magini punta al massimo risultato: «Puntiamo alla finale della Coppa del Mondo, che consentirà di ricevere la carta olimpica, e agli europei, dove saranno assegnate 8 carte olimpiche. Mi auguro di poter qualificare 2 maschi e 2 femmine; il numero massimo che ci è consentito. Ma sarà dura, le altre nazioni sono molto agguerrite».
(ITALPRESS).