Il primo anno interamente coordinato dalla nuova gestione della Federbocce si è contraddistinto per l’attività promozionale, formativa e per una costante attenzione agli atleti con disabilità, oltre all’impegno sull’alto livello. Questo è il bilancio del 2018 tracciato da Marco Giunio De Sanctis, presidente Fib eletto a marzo 2017, intervistato dall’Italpress: «Nel 2018 abbiamo fatto un passo passo in più rispetto al 2017. Questo bilancio è approvato interamente dalla nuova gestione e mi ritengo soddisfatto. Le cose più importanti le abbiamo fatte sull’alto livello, sulla parte promozionale e su quella formativa». Nella programmazione annuale, però, non sono mancati appuntamenti internazionali: «Abbiamo aggiunto un evento straordinario come l’Open europeo della boccia paralimpica a Olbia», ha detto De Sanctis, ricordando anche «i 130 tesserati della boccia paralimpica» e la volontà di partecipare all’appuntamento olimpico di Tokyo 2020.
Secondo la nuova gestione federale, il rinnovamento passa attraverso l’attività formativa e la costruzione di un’identità diffusa e condivisa: «Ritengo che il nostro vulnus risieda nella mancanza di una cultura e di un’identità nazionale. Vogliamo uniformare: lo stiamo facendo con nuovi pacchetti formativi di qualità per formatori, dirigenti, arbitri, istruttori giovanili, istruttori tecnici di specialità, istruttori e allenatori», ha detto De Sanctis ricordando i corsi di formazione promossi nel 2018. Esiste, infine, la necessità di gestire in maniera differente il rapporto con il territorio, mantenendo il dialogo con le strutture locali, pur ottimizzandole, come indicato dalle linee guida del Coni. «Insieme al consiglio federale, abbiamo riorganizzato il territorio abolendo più di 50 comitati provinciali. Adesso abbiamo 42 interlocutori e non 120 come in passato. Ciò ci permette la costruzione di un’identità nazionale più forte», ha concluso De Sanctis.
(ITALPRESS).