E’ nato a ottobre ed oggi presenta i primi risultati. Si tratta del Comitato contro la pubblicità offensiva, lesiva o deformante e contro la mercificazione del corpo della donna, istituito il 17 ottobre scorso presso il Consiglio regionale della Campania, dal Difensore civico, l’avvocato Giuseppe Fortunato. L’esigenza di un controllo sui manifesti pubblicitari nasce dalla diffusione di immagini umilianti o degradanti che, talvolta, rischiano di essere drammaticamente legate al tema della violenza di genere.
“Il nuovo organismo ha già diffidato tre Comuni: quello di Napoli, di Pozzuoli e di Pontecagnano – spiega Fortunato – in cui erano stati affissi dei manifesti pubblicitari davvero orribili. Il problema non è solo rimuoverli, ma fare in modo che ciò non accada più”.
Del Comitato fanno parte, in qualità di componenti della Commissione Pari opportunità regionale, Angelina Acampora, Concetta Arcella, Paola Astuto, Antonella Bozzaotra, Libera Cesino, Maria D’Elia, Rossella Fasulo, Maria Lippiello, Katia Martini, Tina Monti, Natalia Sanna, Maria Luigia Vitagliano.
“Nella commissione Pari opportunità e nell’ambito della sottocommissione dedicata alla cultura di genere – dice Natalia Sanna, presidente della commissione regionale Pari opportunità – già si era parlato di questo fenomeno e della necessità di intervenire preventivamente e non nel momento in cui i manifesti sono già affissi. Altrimenti, il danno è già fatto. Ci occuperemo non solo di pubblicità lesiva nei confronti della donna, ma anche dell’uomo e di altri orientamenti sessuali”.
Il Comitato nasce anche con l’intento di stimolare le amministrazioni locali affinché si attivino perché gli operatori pubblicitari non incitino più ad atti di violenza sulle donne e ne tutelino la dignità.
L’auspicio del Comitato è che le procedure amministrative siano sempre più tempestive e che si colmi la mancanza di una legge organica in materia così da impedire l’oggettivazione del corpo delle donne per finalità ed usi commerciali.