È una storia di formazione ambientata al Conservatorio “Verdi” di Milano “La compagnia del Cigno”, la nuova serie tv in sei serate in onda su Raiuno da lunedì 7 gennaio. Scritta e diretta da Ivan Cotroneo, che firma soggetto e sceneggiatura con Monica Rametta, e prodotta da Indigo Film, ha per protagonisti sette ragazzi che studiano al “Verdi”, il loro Maestro, detto il “bastardo” per la sua durezza, e la città di Milano i cui scorci sono fotografati per l’occasione da Luca Bigazzi. «Grazie per l’atto di fiducia per Milano», ha detto il sindaco Giuseppe Sala intervenendo per primo alla conferenza stampa di presentazione che, ha ricordato, si svolge «nel giorno in cui, secondo la classifica del Sole 24Ore Milano è la provincia più vivibile d’Italia. Un merito che sono in maniera infinitesimale è mio e della mia Giunta, perché sono i milanesi che hanno accettato la sfida della contemporaneità». Questo focus su Milano, ha continuato la direttrice di Rai Fiction, Eleonora “Tinny” Andreatta, è un altro passo «del viaggio attraverso l’Italia che la fiction sta compiendo. Milano è una capitale internazionale, un luogo prezioso in cui molti giovani trovano il loro luogo d’elezione».
In questo luogo i sette giovani protagonisti, «musicisti veri», come tiene a sottolineare Andreatta, «sono supereroi moderni, fragili e forti allo stesso momento che il loro Maestro, figura importante in un mondo carente di figure di riferimento, mette di fronte a tante prove e alla disciplina». Il Maestro in questione ha le fattezze di Alessio Boni. «Mia nonna mi diceva che un tempo si sceglieva il maestro più rigido per educare i ragazzi, per insegnare ai ragazzi già nel microcosmo della scuola quello che è il macrocosmo della vita che è spietato – ha detto l’attore lombardo -. Lo stesso messaggio che dà questo Maestro, che ho interpretato con grande entusiasmo perché di musica, dedizione e talento non si parla quasi mai. Oggi si parla sempre di giovani un po’ slabbrati, senza dedizione. Ma non sono così: i ragazzi hanno energia e ti contagiano, hanno solo bisogno di binari». Sui giovani attori che hanno lavorato con lui, Boni ha avuto parole d’elogio. «Mi hanno emozionato, sapevano tutte le battute a memoria, comprese le mie. Loro sono il quadro di questo progetto, mentre io, Anna (Valle, che interpreta sua moglie con cui ha un rapporto difficile, ndr) e tutti gli altri colleghi siamo la cornice». A firmare il progetto è Ivan Cotroneo. «Avevo il desiderio di raccontare i ragazzi per le loro passioni, non perché finiscono nelle pagine di cronaca nera e di come un Maestro vero, non paternalistico, può cambiare la vita delle persone», spiega il regista che ha messo insieme un cast d’eccezione che, oltre a Boni e Valle, comprende, tra gli altri, Alessandro Roia, Carlotta Natoli, Francesca Cavallin, Stefano Dionisi, Giorgio Pasotti, Marco Bocci e Giovanna Mezzogiorno. Anche molti musicisti hanno prestato il volto a “La compagnia del Cigno”, da Michele Bravi a Saturnino fino a Rocco Tanica.
«Ho frequentato il Conservatorio, ne sono uscito nel 1981 detestandolo – ha raccontato Tanica -. Un rancore che mi sono portato dentro per lungo tempo, forse perché non avevo scelto di fare esattamente quella cosa. Lavorare in questa piccola parte della serie mi ha aiutato a riconciliarmi con il luogo, le persone e le idee. Mi sono ritrovato grazie al racconto che si sviluppa a essere conscio di una verità che avevo scordato: “La regola rende liberi”». La musica della serie, che spazia tra la classica, con brani di Brahms, Bach, Chopin, Beethoven, e il pop con cover di pezzi di Cindy Lauper, Radiohead, Barry Manilow, Miley Cyrus e altri interpretati dai ragazzi protagonisti, è integrata da altre originali del Maestro Gabriele Roberto e da una chicca firmata Mika che ha composto con The 23rd (Henry e George Flint) “Sound of an orchestra”. Alla serie sarà collegata una collana di sette libri dall’omonimo titolo, in libreria dal 15 gennaio, che racconteranno ognuno vita e aneddoti dei sette ragazzi.