“E’ un momento fondamentale: nei piani sociali di zona abbiamo investito pensieri, azioni, risorse economiche ed umane e finalmente, con l’ufficio di Piano d’Ambito di Pietragalla per l’Alto Basento possiamo dare il via alla nuova governance del sistema socioassistenziale”. Lo ha detto oggi, a Pietragalla (Potenza), la vicepresidente della giunta regionale, Flavia Franconi, intervenendo a margine della riunione della Conferenza istituzionale dell’Ambito socio-territoriale dell’Alto Basento, il primo ad essere avviato fra i 9 previsti per la Basilicata (con un bacino di 20 Comuni e che prevede, grazie all’impegno di 20 nuovi assunti fra assistenti sociali, amministrativi, psicologi ed educatori, azioni mirate a favorire l’inclusione sociale e allo sviluppo di politiche occupazionali). “Un ringraziamento particolare – ha detto ancora la Franconi – va al sindaco di Pietragalla, Comune capofila dell’Ambito Alto Basento, che ci ha accompagnati in questo percorso sin dall’inizio, ma anche all’Autorità di gestione dei fondi Fesr Antonio Bernardo e al dirigente Francesco Pesce, per l’impegno profuso quando era Autorità gestione del Fse. E’ stato un lavoro collegiale da parte delle istituzioni, che hanno coinvolto anche i sindacati e le parti sociali”.
“Era dal 1999 – ha ricordato la vicepresidente dell’esecutivo lucano – che non si interveniva sulle normative per il sociale. Per questo motivo ho deciso di trasformare e di aggiornare le leggi in vigore, perché il sociale è così cambiato che non ci possiamo permettere di utilizzare norme scritte tanto tempo fa. Abbiamo voluto scrivere un piano – ha detto ancora – che si integrasse con altre misure. Ci siamo riusciti, garantendo elementi di innovazione, a partire dall’integrazione con il sistema sanitario, che ci ha aiutato a disegnare i piani modellandoli sui distretti sanitari. C’è stata, inoltre, una capacità di integrazione tra le varie fonti di finanziamento, nel senso che i progetti, ad esempio, possono essere realizzati tanto con fondi regionali quanto con risorse ad esempio europee”. Nel riferirsi al Reddito di inclusione (Rei) la Franconi ha detto che “ad oggi sono settemila le persone ad averne diritto: a queste devono sommarsi le 2.600 che sono raggiunte dal reddito di cittadinanza regionale. Sono quasi 10 mila, quindi, le famiglie che beneficiano di misure di contrasto della povertà”.
A fare gli onori di casa, il sindaco di Pietragalla, Nicola Sabina. “Siamo veramente soddisfatti di essere i primi ad aver avviato l’Ufficio di Piano d’Ambito. Ci impegneremo per il contrasto e per la lotta alla povertà, ma anche per creare occupazione. Il reddito di inclusione (Rei) sarà una misura molto importante per dare risposte alla popolazione in povertà. Saremo in grado di creare progetti personalizzati, anche grazie alle 20 professionalità che abbiamo assunto: 6 assistenti sociali, 6 amministrativi, 5 psicologi e 3 educatori”.