ALTRA MEDAGLIA PER ITALIA, CARRARO BRONZO IN 50 RANA

Seconda giornata e seconda medaglia. Ai Mondiali in vasca corta di Hangzhou è la rana italiana a salire sul podio e lo fa con Martina Carraro, bronzo nei 50. La 25enne genovese di Fiamme Azzurre e Azzurra ’91, che si allena a Imola col compagno Fabio Scozzoli agli ordini di Cesare Casella, chiude alle spalle della giamaicana e primatista mondiale Alia Atkinson, che vince in 29″05 per la prima volta il titolo sulla distanza dopo due argenti consecutivi, e della lituana Ruta Meilutyte, oro nel 2012 e nel 2014 e oggi seconda in 29″38. Martina chiude in 29″59, ritoccando ancora quel primato italiano già infranto in batteria (30″00) e in semifinale (29″79). “Non mi aspettavo la medaglia – confessa – Ero molto agitata prima della gara ma alla partenza non più, sembrava di averlo già fatto mille volte. E’ meraviglioso gareggiare con queste atlete che pochi anni fa pensavo fossero inarrivabili, soprattutto in vasca corta che per me rappresentava un gap incredibile. Invece ora evidentemente abbiamo lavorato molto bene e si vedono i risultati”. Per la Carraro, prima azzurra a podio in un Mondiale nella rana, anche la prima medaglia individuale della carriera dopo 4 in staffetta. Il podio lo sfiora soltanto Fabio Scozzoli, che nei 100 rana chiude quarto e deve rinviare – magari a sabato nei 50 – l’appuntamento con la medaglia numero 27 del suo palmares. Meglio di lui il sudafricano Caneron van der Burgh con il record dei campionati (56″01) davanti a Shymanovich e Koseki. “E’ ovvio che mi scoccia però sapevo che eravamo in quattro o cinque tutti sullo stesso livello – spiega l’azzurro di Esercito e Imolanuoto – Non sono stato efficace come ieri. Sono partiti subito forti e qualcosa mi è mancato nel passaggio. Questa è andata, penso già alla prossima”.

Ilaria Bianchi è quinta nei 200 farfalla con 2’05″57, seconda migliore prestazione personale di sempre (“Le altre le vedevo, non erano lontanissime, anche in virata, ma prenderle era difficile”), in una gara che ha visto Katinka Hosszu mettersi al collo la seconda medaglia d’oro personale dopo quella di ieri nei 400 misti. La Iron Lady sfiora poi il tris nei 100 dorso dove deve arrendersi solo all’americana Olivia Smoliga. Gli Stati Uniti fanno la parte del leone conquistando anche l’oro nei 100 dorso con Ryan Murphy e nei 200 sl con Blake Pieroni ma, soprattutto, si prendono le due staffette di giornata, entrambe con tanto di record del mondo. La 4X50 mista viene chiusa in 1’42″38, tempo che cancella il primato che apparteneva agli stessi Usa (1’43″27, Windsor 2016) mentre nella 4×50 stile libero gli americani si impongono in 1’27″89, abbassando il record di 1’28″39 stabilito lo scorso anno a Copenhagen dall’Olanda. Nelle due staffette l’Italia arriva lontana dal podio. Ultimo il quartetto composto da Carlotta Zofkova, Elena Di Liddo, Arianna Castiglioni e Margherita Panziera, a poco meno di un secondo dal record italiano (1’46″44 contro l’1’45″38 di Windsor 2016), settima la 4X50 sl mista formata da Santo Condorelli, Andrea Vergani, Federica Pellegrini e Di Liddo. La fuoriclasse veneta poco prima era tornata in vasca per le semifinali dei 100 stile ma il decimo tempo complessivo le sbarra le porte dell’ultimo atto. “Con la staffetta va bene così, sapevamo di valere quello e abbiamo recuperato una posizione. Per quanto riguarda il 100 forse ho fatto un po’ troppo veloce il passaggio e poi l’ho pagato alla fine ma più o meno è il tempo che ho nuotato tutto l’anno. Non ho finito comunque: mancano ancora altre staffette”.

L’Italia piazza però altri due azzurri in finale, Piero Codia e Simona Quadarella. L’azzurro di Esercito e Aniene sarà domani fra i migliori 8 nei 100 farfalla grazie al settimo crono. “Questa volta nuoterò in corsia uno, anzichè alla otto come a Glasgow quando vinsi la finale ma va bene ugualmente – sorride – Ho nuotato contratto e non sono riuscito a tenere la velocità. Forse per mancanza di abitudine. Però sono contento perchè sono in finale. Domani sarà un’altra gara: la medaglia è difficile però ci provo”. Esordio positivo per la quasi 20enne romana, che in mattinata ha strappato il pass per la finale degli 800 sl: quarto tempo in 8’16″68, lontana tre secondi dal personale. “Vediamo come andrà la finale domani – ripete la campionessa europea in lunga che nuota per Fiamme Rosse e Circolo Aniene ed è allenata da Christian Minotti – Mi sentivo bene in acqua, ho nuotato facilmente, senza forzare. Magari la cinese è irraggiungibile (Wang Jianjiahe, 16enne autrice del miglior tempo in 8’07″59 e primatista mondiale junior in 7’59″44; ndr) però con le altre me la gioco. Dovrò sicuramente nuotare il mio personale”.  

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