“Le gare gas hanno un cammino molto difficile e una procedura complessa, ma un intervento normativo sul tema può esser accettabile soltanto se si tiene bene a mente quale sia la vera origine delle gare: garantire al cittadino la migliore qualità del servizio al costo minore possibile. Qualsiasi intervento che influenzi gli equilibri economico-finanziari o l’allocazione dei rischi, riporta indietro le lancette e finisce per rallentare ulteriormente il processo”. Così Giordano Colarullo, direttore generale di Utilitalia – la federazione che riunisce le imprese dell’energia, dell’ambiente e dell’acqua – intervenuto al convegno promosso da Anci Lazio e Consorzio Reti Gas, per fare il punto sull’andamento delle gare per affidamento delle concessioni del servizio di distribuzione del gas naturale negli Ambiti Territoriali Minimi in cui è stato suddiviso il territorio nazionale. Secondo Colarullo è “vero che le procedure sono semplificabili e che gravano in maniera eccessiva sulle stazioni appaltanti, ma non è sensato ipotizzare interventi normativi a tutto tondo, che riaprirebbero elementi di equilibrio industriale raggiunti con grande difficoltà in tanti anni”.