Il Palermo non e’ piu’ di Maurizio Zamparini, ma della Global Futures Sports & Entertainment. E resta questa l’unica certezza, perche’ la conferenza stampa di presentazione della nuova proprieta’ allo stadio “Barbera” e’ stata come il classico primo giorno di scuola in cui si fa conoscenza con i nuovi compagni, dei quali, tornati a casa, non si ricorda neppure il nome. In sala stampa il patron uscente Maurizio Zamparini; il Ceo della Global Futures Sports & Entertainment Clive Richardson, l’ex calciatore e allenatore David Platt, l’advisor di Financial Innovations Maurizio Belli, che ha fatto da tramite nell’operazione, e il direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi. Nel piazzale dello stadio non piu’ di una trentina di tifosi, a conferma che in questo momento la sintonia tra club e sostenitori rosanero e’ pari a zero e lo scetticismo regna sovrano. Il momento piu’ significativo, probabilmente l’unico, e’ stato proprio il commosso addio di Zamparini: “Non so se sia un giorno triste o bello, forse tutti e due. E’ triste lasciare il Palermo, ma ho avuto la possibilita’ di trovare chi continuera’ il mio lavoro, come un padre fa con il proprio figlio”.
“L’ultimo regalo che posso fare e’ dare la societa’ a persone di livello con possibilita’ economiche. Da cinque anni voglio vendere. Alcuni hanno cercato di truffare me e il Palermo – ha proseguito l’imprenditore friulano -. Mi ha fatto male al cuore quando dicevate che erano invenzione mia. Lascio il Palermo con molta stanchezza. Mi hanno dipinto come la persona che non sono. Sono onesto e posso commettere degli errori in buonafede e da questi si impara. Non ho mai fatto riciclaggio, autoriciclaggio e cose di questo tipo. Le persone che mi conoscono davvero hanno fiducia in me. Vi lascio dicendovi che ho perso 90 milioni del patrimonio della mia famiglia e ho ricavato 10 euro, ma anche 90 milioni di soddisfazioni. Aiutate i nuovi dirigenti, sono persone che hanno una loro credibilita’”. Non concede domande l’ormai ex patron che lascia cosi’ la conferenza stampa dando spazio a Clive Richardson, rappresentante della nuova proprieta’ che non ha alcuna voglia di rivelare nulla, neppure le cose piu’ banali. “Abbiamo cercato tante opportunita’ in tutto il mondo in questi sei mesi e siamo stati noi a cercare il Palermo – ha dichiarato Richardson – Nome del nuovo proprietario? Non e’ soltanto uno ma al momento non possiamo ufficializzare l’organigramma. Non sappiamo come sara’ strutturata la societa’. Resteremo a Palermo in questi giorni? Non ne siamo sicuri”.
A cercare di dargli una mano interviene l’advisor Maurizio Belli, con scarsi risultati: “Il prezzo di vendita? Corrisponde a 10 euro. Il giro finanziario riguarda i soldi che servono per finire la stagione, per ora. Gli acquirenti hanno chiesto di non essere divulgati. Alcuni sono quotati in borsa e non posso dare nomi perche’ potrebbero avere riflessi sul mercato finanziario. Il ruolo di Financial Innovations? Consulente di Zamparini”.
Una figura suggestiva e’ certamente quella di David Platt, anche se nulla lo ha mai legato a Palermo, neppure da avversario. Ma da buon uomo di campo il suo pensiero si rivolge alla squadra che ha come obiettivo il ritorno in A: “Sono qui per dare una mano, non so cosa faro’ in futuro. Rinforzi di gennaio? Vediamo, anche perche’ la squadra non ha fatto male, e’ prima in classifica. Siamo venuti proprio per parlare con Foschi, con i giocatori e il tecnico, che magari si chiedono cosa stia succedendo. Siamo venuti per dare tranquillita’, sicurezza a coloro che vanno in campo. Miei trascorsi? Non ho mai giocato a Palermo. L’unico legame quando ai tempi del Manchester City volevamo prendere Cavani. A casa mia piove, e’ bellissimo venire qua”, conclude ridendo Platt, ex centrocampista della nazionale inglese che in Italia ha vestito le maglie di Bari, Juventus e Sampdoria.
A chiudere l’inedita conferenza stampa di presentazione della nuova proprieta’ e’ il direttore sportivo Rino Foschi, chiamato a essere il segno della continuita’: “Resto al 100% a Palermo, mi confrontero’ con la nuova proprieta’ come con Zamparini. Non cambia nulla, anzi da adesso avro’ maggiore responsabilita’. Il ruolo di Zamparini? Resta consulente e lo fara’ gratuitamente, per amicizia”.
(ITALPRESS).