“Dare diritti agli immigrati regolari è un mio vanto. Io ho la gioia di essere contattato da parroci, frati, suore, missionari che mi dicono Matteo vai avanti, perché anche il Vangelo dice accogliere è un dovere nei limiti del possibile”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ospite a Non e’ l’Arena su La7.
Il vice premier intervistato da Massimo Giletti ha argomentato su molti temi. In primis sulla riforma delle pensioni. “L’Europa può dire ciò che vuole, può mandare pure Padre Pio ma io smonto la legge Fornero pezzo per pezzo”, mentre sui rapporti con Bruxelles pretende “rispetto dalla Ue. Noi non vogliamo litigare con nessuno, ma chiediamo solo rispetto dall’Unione Europea”.
Sul tema delle grandi opere, il ministro degli Interni ha sottolineato quanto La Lega sia per i sì. “Questo e’ il governo dei si – ha ribadito -. La Tap si farà, io bado ai risultati non alla forma. L’Italia ha bisogno di sì, di andare avanti”.
Il vice premier ha confermato la bontà dell’accordo alla base del governo gialloverde: “Se non ci fosse una squadra, coerenza, un contratto e due persone serie come Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, io da solo non avrei combinato niente”.
Inevitabile poi un passaggio sulla vicenda del commerciante toscano che ha sparato uccidendo un ladro. “Se Pacini ci guarda gli mando un abbraccio perché sta passando giorni di sofferenza, ha subito 30 tra furti e rapine. Se al 39esimo furto si alza alle 4 di mattina, vede due col passamontagna e col piccone e spara alle gambe e uccide un rapinatore ha tutta la mia vicinanza”.
E annuncia per l’inizio dell’anno una legge sulla legittima difesa: “questo non significa – ha chiarito – che io auspico che tutti si armino”.