Mettere il lavoro e la protezione sociale dei cittadini in difficoltà al centro delle strategie e dei programmi per dare battaglia in vista delle prossime elezioni europee. L’ha affermato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che oggi a Bruxelles si è incontrato, con il comitato delle Regioni, con Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione Europea.
“C’è un clima da resa dei conti sul prossimo voto europeo – ha detto il presidente Rossi nel suo intervento al Comitato delle Regioni – che si prefigura come un voto epocale, le cui conseguenze si faranno sentire sia nell’Unione, dove il formarsi di una maggioranza sovranista e popolar populista, rischia di spingere indietro processi unitari e condannare l’Europa alla marginalità, sia per molti paesi dove, come anche in Italia, aspetti di razzismo, populismo, democrazia illiberale si stanno già affermando, sono presenti nella società e nella rappresentanza politica”.
“Condivido il tema dell’economia sociale di mercato, posto al centro dell’incontro di oggi. Se parte di giovani e di lavoratori di ceto medio hanno abbandonato la sinistra e anche gli ideali europeisti – ha proseguito il presidente – lo si deve al fatto che non si sono sentiti sufficientemente rappresentati. Quindi occorre ricostruire un equilibrio fra lavoro e capitale, accentuare gli aspetti protezione sociale: sono lo sfondo del lavoro che dobbiamo fare .
Parlando di programmi concreti, Rossi ha lanciato l’ipotesi di “costruire un contratto collettivo europeo per i lavoratori e, dando per scontata la necessità di investire in una conversione ecologica dell’economia europea come leva per creare lavoro, ha proposto l’idea di una estensione del sussidio disoccupazione universale a tutti i lavoratori europei, come copertura sociale per chi è in difficoltà”.
A questo proposito Rossi ha presentato il documento che i presidenti di otto Regioni europee hanno sottoscritto, impegnandosi concretamente su questi temi, impostando su questo la campagna elettorale.