ISRAELE, INVESTIMENTI PER 60 MILIONI IN ANGOLA

Lo Stato di Israele ha 60 milioni di dollari da investire in vari settori in Angola, segnatamente nella costruzione di una centrale solare nella provincia di Benguela, per colmare il deficit locale in termini di produzione e distribuzione di quel bene. Lo ha annunciato, a Benguela, l’ambasciatore Usa in Angola, Oren Rosenblat, parlando alla stampa, dopo un incontro di cortesia con il governatore della provincia, Rui Falcão, sottolineando che la costruzione di questa centrale viene in risposta a una richiesta delle autorità locali. Secondo Oren Rosenblat, la provincia di Benguela registra irregolarità nella produzione e distribuzione di energia elettrica, per lo sviluppo di questa parte del Paese, in particolare il suo parco industriale, da qui la realizzazione dell’iniziativa della centrale solare, nel prossimo futuro. Come detto, l’infrastruttura, con una capacità di produrre 50 megawatt, sarà costruita da imprenditori israeliani, nel quadro di un progetto che quello Stato sviluppa nel corso degli ultimi cinque anni per la crescita sostenibile dei Paesi africani, in particolare in località remote e popolazioni che non hanno energia dalla rete nazionale.

D’altra parte, ha sottolineato che la priorità di Israele a Benguela ricade, essenzialmente, nel settore agricolo, poiché i 10 municipi della provincia hanno aree eccellenti per l’agricoltura.
“Il nostro obiettivo primario è quello di contribuire all’espansione del settore agricolo, attraverso lo scambio tecnico, tenendo conto del grande potenziale agricolo della regione, le cui fondamenta si basano sull’agricoltura familiare, per incoraggiare la partecipazione del settore privato in progetti realizzabili delineati dall’Esecutivo, a causa della scarsità di risorse finanziarie”, ha detto.

Per inciso, ha riferito che lo Stato di Israele ha investito già 300 milioni di dollari nel settore agro-zootecnico in Angola, dal 2014. “Vogliamo instaurare una cooperazione con il Governo di Benguela in agricoltura e energia, come quelle già stabilite in diverse province, dove le aziende agricole costruite da Israele avanzano con successo, garantendo così la sicurezza alimentare in quelle zone”, ha detto. Interrogato sull’importanza del Corridoio di Lobito, ha affermato che il suo sviluppo implica necessariamente un aumento del volume degli investimenti interni. Dal suo punto di vista, nel continente africano c’è un problema “gli imprenditori preferiscono investire al di fuori dei loro Paesi”, ha affermato. Per Rosenblat, l’aumento degli investimenti nel Corridoio  di Lobito è fondamentale per il futuro delle economie di Angola, Repubblica Democratica del Congo e Zambia, processo dove la Ferrovia di Benguela giocherà un ruolo di primo piano.
(ITALPRESS/MNA).

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