Lo sport di squadra come metafora di collettività in cui coltivare valori positivi comuni. Questa idea lega il nome di Rocco Chinnici al campo da calcio a 5 inaugurato stamattina a Salemi e intitolato al magistrato fondatore del pool antimafia, ucciso dalle cosche a Palermo nel luglio del 1983. Accompagnato dallo slogan “Io gioco le(g)ale”, l’evento si è svolto con la partecipazione della figlia del giudice Caterina, europarlamentare, alla presenza del prefetto di Trapani Darco Pellos e del sindaco di Salemi Domenico Venuti. L’impianto è stato realizzato attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il Pon Sicurezza.
Al centro della manifestazione i ragazzi dell’Istituto comprensivo statale “G. Garibaldi – Giovanni Paolo II”, protagonisti già ieri, nella giornata introduttiva, di un incontro-dibattito nell’auditorium della scuola dopo la proiezione di un video su Rocco Chinnici realizzato dagli alunni del corso di potenziamento di italiano. Con loro ha dialogato Giovanni Chinnici, figlio anche lui del giudice e presidente della Fondazione Rocco Chinnici. E proprio gli studenti, stamattina, hanno giocato la partita che ha inaugurato il nuovo impianto sportivo, costruito in contrada Ulmi.
“È bello per noi vedere nascere questa opera di utilità collettiva che porta il nome di nostro padre – sottolinea Caterina Chinnici – e fa particolarmente piacere che ciò avvenga nel territorio di una provincia alla quale sono legati i primi anni dell’attività professionale di Rocco Chinnici e anche una parte della storia della nostra famiglia. Lo sport è un veicolo di trasmissione dei valori positivi e considero molto importante che questa iniziativa abbia messo al centro i giovani, il cui futuro costituiva la principale motivazione per Rocco Chinnici, attraverso un messaggio che unisce alla forza aggregante dello sport il senso più profondo della memoria: trasmettere, anche attraverso un gesto simbolico, modelli positivi di impegno per affermare e preservare la legalità e la giustizia”.