MALAGO’ “NON È UNA RIFORMA MA OCCUPAZIONE DEL CONI”

“Questa non e’ una riforma dello sport italiano, non c’entra assolutamente nulla. Questo e’ un discorso di occupazione del Coni. Da questa norma di legge esce una precisa, fortissima volonta’ della politica di trasformare il Comitato olimpico nazionale italiano”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malago’ durante il Consiglio nazionale odierno al Foro Italico riunito al Foro Italico per discutere della riforma in materia di sport introdotta dal governo nella legge di Bilancio. “Il Comitato olimpico nazionale italiano e’ senza ombra di dubbio il piu’ prestigioso al mondo. Con l’entrata in vigore della norma diventeremmo l’ultimo comitato olimpico del mondo: questo e’ sicuro, certificato, ve lo dico perche’ conosco bene la materia – ha dichiarato Malago’ – Il problema e’ solo politico. A me non va bene” le parole del numero uno dello sport italiano. “Con questa riforma il Coni si ridurrebbe a una bellissima agenzia di viaggi. Ci sono delle cose nella riforma che oggettivamente non mi sembrano giuste – ha sottolineato Malago’, applaudito dal Consiglio – In primo luogo non capisco perche’ una societa’ partecipata al 100% dallo Stato debba fisicamente dare i contributi alle federazioni: se a monte c’e’ la volonta’ di determinare i criteri e individuare i parametri per elargire i contributi, non e’ accettabile. Perche’ per lo sport italiano e’ una scommessa al buio, tutto verrebbe demandato a persone catapultate in questo mondo dall’oggi al domani. E il Coni sarebbe ridotto ad una bellissima agenzia di viaggi, chiamato ad occuparsi ogni due anni delle Olimpiadi ma non della preparazione”.
Malago’ ha voluto rimarcare lo stato di salute dello sport italiano: “Dal Ministero dell’Economia alla Corte dei Conti, tutti hanno sempre giudicato ineccepibile la nostra gestione. E se parliamo di sport e di risultati, guardate anche a quanto bene abbiamo fatto alle recenti Olimpiadi giovanili di Buenos Aires: poi prendiamo un altro settore, un settore qualunque, e vediamo che in Europa siamo nelle ultime posizioni – ha sottolineato Malago’ – E io dovrei rinunciare allo scudetto tricolore, ai cinque cerchi olimpici e alla scritta Coni, forse la piu’ prestigiosa del Paese dopo la Ferrari, per un marchio che si chiama ‘Sport e Salute’? Ma vi rendete conto o no? Al di la’ di tutte le ideologie politiche, come si puo’ pensare di chiamare una societa’ ‘Sport e Salute’,  he se clicchi su internet trovi un diluvio di manifestazioni con questo nome?”.

A stretto giro la replica dei sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Simone Valente attraverso una nota. “Ci sorprende l’atteggiamento del presidente Malago’ che sa bene che l’autonomia dello sport non e’ in discussione. Stiamo seguendo un modello d’eccellenza gia’ in vigore in molti paesi d’Europa e del mondo. Molti sono con noi, ci incoraggiano ad andare avanti e cosi’ faremo con serenita’, sobrieta’, senza personalismi sicuri di fare le scelte migliori per il bene dello sport italiano, che e’ l’unico obiettivo che ci poniamo. Questo governo non fa leggi a favore o contro le persone, Malago’ compreso, ma rispetta il programma e il contratto che ha dato vita all’esecutivo.  In questo senso stiamo prevedendo il coinvolgimento del Coni in quello che e’ il suo compito, cioe’ la preparazione olimpica e di alto livello”.
(ITALPRESS).

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