Ennio Morricone festeggia 90 anni domani (10 novembre). Il leggendario compositore, musicista, direttore d’orchestra ha firmato oltre 400 colonne sonore, ha ottenuto due Oscar (uno alla carriera e l’altro per Hateful Eight di Quentin Tarantino) e puo’ vantare rilevanti sodalizi con grandi registi italiani e stranieri.
Nato a Roma, nel 1952 consegue il diploma in tromba e strumentazione per banda e scrive le prime musiche di commento per radiodrammi.
E’ nel 1955 che Morricone imbocca quella che riconoscerà come la sua vera strada, iniziando ad arrangiare musiche per il cinema.
Nel 1961 firma la sua prima prima colonna sonora per il film “Il federale” di Luciano Salce.
E’ poi la volta della collaborazione con Sergio Leone e il suo cinema western (“Per un pugno di dollari”, 1964 – “Il buono, il brutto e il cattivo”, 1966) che gli darà grande fama. Con Sergio Leone firmerà anche “C’era una volta in America”.
E’ autore di colonne sonore per Bernardo Bertolucci (“Prima della rivoluzione”, 1964 – “Partner”, 1968), Marco Bellocchio (“I pugni in tasca”, 1965 – “La Cina è vicina”, 1967), De Seta (“Un uomo a metà”, 1966), Patroni Griffi (“Un tranquillo posto di campagna”, 1968 – “Metti una sera a cena”, 1969), Pier Paolo Pasolini (“Uccellacci e uccellini”, 1966 – “Teorema”, 1968), Gillo Pontecorvo (“La battaglia di Algeri”, 1966), Carlo Lizzani (“Mussolini ultimo atto”, 1974) e Dario Argento. Oltre a numerosi registi internazionali, basti citare Brian De Palma e Oliver Stone.
Nell’estate del 2006 Morricone viene invitato a dirigere alcune delle sue più conosciute colonne sonore con l’Orchestra filarmonica del Teatro alla Scala di Milano in una tournée che oltre all’Arena di Verona tocca anche altri importanti teatri e arene
Nel 2007 l’Academy Awards americana conferisce ad Ennio Morricone il premio Oscar alla carriera. Nove anni più tardi vince un nuovo Oscar: questa volta è per la colonna sonora del film “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino.
Il 27 dicembre 2017 riceve l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana