TRIA: “SPREAD NON DIPENDE DA DEFICIT”

“E’ chiaro che è un livello di spread che preoccupa se viene mantenuto a lungo, è chiaro che l’osservazione è costante. Riaffermo che lo spread non può dipendere dal disavanzo al 2,4%, qualunque economista può dire che non è questo livello di deficit che mette in discussione il mantenimento di sostenibilità del nostro debito pubblico”. Così il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in audizione presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.

“Il governo è stato autorizzato dal Parlamento” a realizzare “un deficit massimo del 2,4%, il governo si è impegnato a rispettare questo limite”, ha sottolineato il ministro.

“Il governo si trova ad operare in una situazione economica caratterizzata da un rallentamento che interessa l’intera area europea – ha proseguito Tria -. La Nadef ha preso atto di questa situazione rivedendo al ribasso la previsione ufficiale di crescita del Pil per l’anno in corso. Tuttavia le prime evidenze mostrano un ulteriore peggioramento delle condizioni dell’economia, questo rispetto alle stime effettuate alla fine di settembre”.

“Questo contesto aggiornato rafforza ulteriormente la ragione degli obiettivi che si pone la manovra”, ha aggiunto.  

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