CAMPANIA, INCENDI, DE LUCA “OK INTERVENTO ESERCITO

“Mi pare che a Roma ci sia piena consapevolezza di questo problema dei roghi nei siti di stoccaggio dei rifiuti. Ho ascoltato le dichiarazioni del ministro Costa che condivido completamente e se realizzerà gli interventi che ha ipotizzato, credo che darà un grande contributo a frenare questi roghi. Il tutto se avremo anche un controllo da parte addirittura dell’esercito e delle forze dell’ordine, perché altrimenti è impossibile controllare ogni capannone”.

Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di un’iniziativa all’Ospedale del Mare. “È evidente – prosegue il governatore – che ci sono interessi criminali in generale a mantenere in Campania una situazione di precarietà eterna nella gestione del ciclo dei rifiuti, perché nella precarietà e nel disordine c’è gente che si mette in tasca decine di milioni di euro. Poi, più specificamente, c’è un interesse di chi deve smaltire rifiuti speciali, soprattutto le fabbrichette che lavorano in nero, a non smaltirli e pagare quello che è dovuto, trovando più conveniente pagare qualcuno per andare ad appiccare i roghi. Ovviamente è una delle emergenze alle quale stiamo lavorando”.

“Il lavoro – continua De Luca – va avanti, per realizzare una gestione autonoma del ciclo dei rifiuti in Campania. Affronteremo anche questa emergenza. Una legge per la terra dei fuochi? Non so cosa stia studiando il ministero. Credo che ci sia solo da fare un controllo più intenso e più capillare sul territorio utilizzando le forze dell’ordine e anche le forze armate. Credo che questa sia l’unica cosa da fare. Per il resto dobbiamo solo realizzare la rete degli impianti di compostaggio. La bonifica delle discariche è quasi completata ed era una delle emergenze che avevamo. Siamo in gara anche per scegliere i soggetti che devono realizzare il combustibile secondario solido. Su tutti i punti qualificanti del piano regionale per la gestione dei rifiuti stiamo andando avanti. Registriamo solo dei ritardi nella rimozione delle ecoballe dovute alla modifica del mercato internazionale. Ormai anche altri paesi esteri verso i quali eravamo orientati non accettano più i nostri rifiuti e quindi siamo in difficoltà, ma – conclude – credo che riprenderemo a breve anche la rimozione delle ecoballe”.

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