La Regione Basilicata ha sottoscritto con il comitato regionale dell’Unione Italiana Sport Per Tutti (Uisp) un protocollo finalizzato alla promozione dell’attività fisica, in applicazione del Piano regionale della Prevenzione (Prp) 2014-201. La firma del documento è avvenuta oggi, a Potenza, a conclusione di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, la vicepresidente della giunta regionale, Flavia Franconi, il vicepresidente del Consiglio regionale, Michele Napoli, il dirigente del Dipartimento alle Politiche della Persona, Donato Pafundi, la dirigente dell’Ufficio Prevenzione primaria, Gabriella Cauzillo, la referente regionale del programma “Guadagnare salute”, Mariangela Mininni ed il presidente regionale Uisp Basilicata, Michele Di Gioia. “Nella Basilicata – ha commentato il vicepresidente dell’esecutivo lucano, Flavia Franconi – si ha ancora una scarsa sensibilità verso l’attività fisica: l’attenzione allo sport è uno degli stili di vita che dobbiamo promuovere in tutti i modi. I cattivi stili di vita, fra cui rientrano anche il tabacco ed il consumo di alcol, costituiscono causa di mortalità per il 70 per cento. Ecco perché, anche se è difficile, bisogna modificare il nostro modo di vivere, attraverso una rivoluzione culturale che metta al centro la necessita di seguire una vita più salubre”.
“Cambiare – ha aggiunto la Franconi – è possibile, ma solo se raggiungiamo la sapienza. Questo protocollo è sicuramente un modo importante per riuscirci. Siamo i primi come regione nello screening e nelle vaccinazioni: ed ora, quelle energie dedicate a migliorare le performance in altri tipi di prevenzione dobbiamo impiegarle per modificare gli stili di vita. Il protocollo firmato con la Uisp è un buon passo in avanti”. “La Basilicata – ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio regionale, Michele Napoli – è la prima ed unica regione del Sud Italia a procedere alla sottoscrizione del protocollo di intesa con l’Uisp, per la promozione dei sani e corretti stili di vita. Ad oggi lo hanno fatto soltanto poche regioni, tutte centro-settentrionali: Toscana, Marche, Umbria, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna”. L’intento, secondo Napoli, è quello di “invertire di invertire una tendenza negativa che vede la Basilicata, secondo l’ultimo rapporto Meridiano sulla Sanità 2017, avere il tasso di sedentarietà maggiore, pari al 71 per cento, mentre nella provincia autonoma di Trento, da prendere ad esempio e come riferimento, si raggiunge appena il 9,8 per cento. Ormai numerose ricerche – ha detto ancora – hanno dimostrato che non svolgere attività fisica in maniera costante ci espone ad un rischio maggiore di ammalarci”.