Da “Città creativa della Gastronomia “Unesco a “Capitale italiana della cultura 2020”. Un nuovo riconoscimento arrivato a Parma, e con essa a tutto il territorio regionale, nel cuore di un comprensorio – quello che comprende anche le province di Reggio Emilia e Piacenza – che presenta uno straordinario concentrato di attrazioni e tradizioni culturali, musicali ed enogastronomiche. E che vede premiata sempre più la propria eccellenza anche sul piano turistico, con le presenze in crescita nei primi sette mesi del 2018 del +8,7% rispetto all’anno precedente, per 1.766.276 pernottamenti complessivi, secondo i dati diffusi da Destinazione Emilia, il nuovo organismo che riunisce proprio le tre province per una più efficace attività di promozione.
Segno più confermato anche dai dati Istat relativi alle presenze nel periodo gennaio-agosto in ciascuna delle tre località: +10,6% di Parma e provincia (+4,6% gli arrivi); +2,3% nel Reggiano (+2% gli arrivi); +6,2% del Piacentino (+4,6% gli arrivi). Il punto è stato fatto oggi a Parma in occasione della terza e ultima giornata di “Destinazione Emilia-Romagna: tre giorni di viaggio, ascolto e proposte”, il tour che ha visto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, impegnati in numerosi incontri con gli operatori turistici e con gli amministratori locali, per un confronto a tutto campo sulle prospettive di un settore che già oggi vale oltre l’11% del Pil regionale.
“Occorre fare gioco di squadra, spingendo sulla collaborazione con i privati da un lato e tra i territori dall’altro. Solo lavorando insieme possiamo rafforzare il nostro posizionamento anche turistico sugli scenari globali – ha detto il presidente Bonaccini -. L’appuntamento di Parma capitale italiana della cultura 2020 può essere un’opportunità importante in questa direzione. Per questo abbiamo previsto nel bilancio regionale 1,5 milioni di euro per interventi di qualificazione del patrimonio immobiliare nel Parco della Musica. Ma non solo: un altro milione e mezzo sarà messo a disposizione nel biennio 2019-2020 per sostenere le iniziative e le manifestazioni che verranno realizzate in occasione di un appuntamento così importante, coinvolgendo, oltre al territorio parmense, anche quello reggiano e piacentino”.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. “Per noi Destinazione Emilia – ha rimarcato il primo cittadino – è una grande opportunità di lavoro corale con tutti i territori delle tre province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia e con i Comuni del nostro territorio e quindi della provincia di Parma, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente la presenze turistiche”
Lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per interventi di tipo strutturale è relativo al triennio 2018-2020 e prevede 150 mila euro nel 2018, 850 mila nel 2019 e 500 mila nel 2020.
“Parma Capitale italiana della cultura 2020 può e deve essere un’opportunità per tutta l’Emilia-Romagna, a partire dalle altre due province occidentali. – ha spiegato l’assessore Corsini- il nostro lavoro, insieme ai territori, va in questa direzione, convinti che sia questa la strada più efficace da percorrere per affermarsi anche su un piano internazionale. L’impegno per la qualificazione dell’offerta turistica è stato uno degli obiettivi di questa legislatura e i risultati ci stanno dando ragione come confermano tutti i principali indicatori in crescita, anche rispetto a un eccezionale 2017 che aveva messo a segno il dato record di 57 milioni di presenze”.
Le dichiarazioni dell’assessore Casa (Comune Parma) e della presidente Maramotti (Destinazione Emilia)
“Le premesse c’erano tutte, ora anche i primi dati confermano il valore del progetto Destinazione Emilia. Parliamo di una terra straordinaria che può tranquillamente essere definita come la Food Valley per le sue eccellenze che, nel tempo, sono state create, sviluppate e tramandate. Siamo riusciti a fare squadra in maniera straordinaria tra tre Comuni capoluogo – commenta l’assessore al Turismo, progetto Unesco e agricoltura del Comune di Parma, Cristiano Casa – e la preparazione all’appuntamento di Parma Capitale della Cultura 2020 è un banco di prova molto incoraggiante. In questo percorso è, e sarà fondamentale, la presenza della Regione Emilia-Romagna per sostenerci in questo progetto e per far conoscere, sempre più, l’Emilia, nel mondo, come la Food Valley e come una meravigliosa destinazione di turismo culturale e naturalistico”.
“Collaborazione e autenticità: sono due parole strategiche per l’operato di Destinazione turistica Emilia- afferma Natalia Maramotti presidente della Destinazione e assessore al Turismo del comune di Reggio Emilia – collaborazione tra territori, tra imprese turistiche, istituzioni, cultura, produttori eno-gastronomici e autenticità dei prodotti, dei luoghi e dell’accoglienza. Questo è ‘il mantra’ che riteniamo possa portare l’Emilia a posizionarsi in modo sempre più ambizioso come Destinazione a livello internazionale. I primi numeri positivi confortano in questo indirizzo”.
Gennaio-agosto 2018: crescono le Città d’arte, l’Appennino e le Terme
Secondo i dati dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere elaborati da Trademark Italia, continua l’ottima stagione del turismo regionale, con 47,6 milioni di presenze tra gennaio e agosto 2018 in crescita del 3,3%. Se la Riviera in termini assoluti si conferma il comparto di maggior peso con quasi 37 milioni di presenze (+1,5%) e oltre 6 milioni di arrivi (+1,6%), sono proprio gli altri settori turistici a registrare le più alte percentuali di crescita.
A partire dalle Città d’arte, con 5.030.000 presenze (+10,1%) e 2.316.000 arrivi (+12%); passando per l’Appennino con 1.393.000 presenze (+6,5%) e 326 mila arrivi (+4,5%) e arrivando alle Località termali con 845 mila presenze (+6,7%) e 305 mila arrivi (+15,5%).
Un interesse che appare confermato anche dalle “Altre località”, la voce introdotta nei monitoraggi dal 2016, che comprende i comuni che non rientrano, per le loro caratteristiche, nei prodotti turistici tradizionali, come ad esempio Carpi e Fidenza, oppure Sassuolo e Imola: 3.447.000 le presenze (in crescita del 13%) e 1.298.000 gli arrivi (+8,3%).
Performance che hanno trovato un ulteriore riscontro nel riconoscimento da parte di Lonely Planet, una delle guide turistiche più importanti al mondo, dell’Emilia-Romagna quale migliore destinazione europea nel 2018.
Da Rimini a Piacenza per valorizzare le identità e le potenzialità dei territori
Nel pomeriggio il tour di Bonaccini e Corsini continuerà a Reggio Emilia dove è prevista un’iniziativa presso la Collezione Maramotti con il sindaco Luca Vecchi, la presidente della Destinazione Emilia e assessore comunale di Reggio, Natalia Maramotti, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, la presidente di Federalberghi Reggio Emilia, Francesca Lombardini, il presidente della Fondazione Palazzo Magnani, Davide Zanichelli. Si concluderà presso il Castello di Rivalta di Gazzola (Pc) con il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, il presidente della provincia di Piacenza e sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri, Isabella Perzoli tour operator, Cristina Ferrari, direttrice artistica del Teatro municipale di Piacenza.
La prima giornata del tour lunedì 15 ha fatto tappa a Ferrara, Ravenna e Rimini, mentre il 16 ottobre è stata la volta di Bologna, Modena e Sestola.